Matteo Salvini: "Il governo è finito, tocca al centrodestra"

Per il leader leghista la crisi è nei fatti. "Il Quirinale non può dire ’no’ se c’è una nuova maggioranza. Dialogo con Renzi? Ascoltiamo tutti"

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Matteo Salvini, lei ha scritto la sua letterina a Conte come ieri ha fatto Renzi?

"Sto lavorando con mia figlia per una letterina a Babbo Natale. Molto più seria, e piena di desideri realizzabili".

Lei si fida di Renzi?

"Ma va....."

Conte e Renzi trattano, tregua armata. Ma la maggioranza resta appesa a un filo

Eppure qualche giorno fa in Senato l’avete applaudito.

"Il problema di Renzi è che a volte dice anche cose giuste, ma poi fa il contrario. Critica la Azzolina, Bonafede, il governo stesso che tuttora sostiene, ma poi vota la fiducia".

Come finirà la sfida Renzi-Conte?

"Si metteranno d’accordo per tirare a campare un altro po’, ma ormai il governo Conte è finito. È sotto gli occhi di tutti".

Si sono divisi sulla delega ai servizi. Da ex ministro dell’Interno, che effetto le fa?

"Pessimo. Che i servizi di tutela dei cittadini italiani siano oggetto di mercanteggiamento politico è un segno dei tempi che stiamo vivendo".

Ma anche nel Conte I il premier aveva la delega. Lei non glielo ha mai fatto rilevare?

"Diciamo che le spettacolarizzazione che c’è adesso intorno a questo tema prima non esisteva".

Mettiamo che prima o poi Conte cada. Che si fa?

"Quello che dice la Costituzione. O il voto o un nuovo governo. Il voto resta l’opzione principale. Credo comunque che esista uno spazio per un governo di centrodestra, non a guida Salvini".

Pare più uno slogan che una possibilità concreta.

"Per niente. Ci sono tanti parlamentari dell’attuale maggioranza che, a microfoni spenti, vengono a manifestarci il loro malcontento".

Con quale maggioranza?

"Non voglio fare accordi organici con nessuno oltre al centrodestra, ma in Parlamento ci sono molti disponibili a mettersi al servizio del Paese per il tempo che resta nella legislatura".

E il presidente della Repubblica potrebbe accettare un discorso di questo tipo?

"C’è una Costituzione, che parla chiaro e che detta le regole".

Chi lo potrebbe guidare?

"Il nostro mondo, quello di centrodestra, è pieno di personalità che potrebbero farlo: imprenditori, manager, persone esterne alla politica".

È vero che nei giorni scorsi lei ha avviato un dialogo con Renzi?

"No".

In frangenti simili entrano in campo gli ambasciatori.

"Non cerchiamo nessuno, ma ascoltiamo tutti".

Nel frattempo occupate il Parlamento per i decreti sicurezza.

"È la maggioranza che occupa il Parlamento, perché, con l’emergenza sanitaria in corso, obbliga le Camere a parlare di porti chiusi o aperti. Resteremo qui e poi raccoglieremo le firme per il referendum".

È d’accordo sulle ultime misure anti-Covid?

"Che ancora il 17 dicembre non si sia deciso che cosa si fa la vigilia di Natale lo trovo assurdo. Dicono che dobbiamo fare come la Germania? Bene, la Germania programma. E soprattutto dà ristori veri e in contanti".

Tra poco inizierà la campagna vaccini. Con che ordine somministrarlo?

"Personale sanitario, forze dell’ordine, scuola".

Personale sanitario tutto, pubblico e privato? Scuole pubbliche e private?

"Assolutamente. Non mi piacciono le distinzioni stataliste di cui ho sentito parlare. Medici privati, farmacisti privati, volontari. Come quelli pubblici".

Sul fatto che servano misure severe di contenimento siete d’accordo?

"I numeri dei ricoveri e delle terapie intensive stanno migliorando, ma se il governo adotta una stretta e se ne assume le responsabilità, non faremo barricate".

Cambiamo argomento: è vero che la Lega vuole entrare nel Ppe?

"Stiamo bene nel gruppo dove stiamo e ci vogliamo restare. Ma è vero che stiamo avendo contatti, anche riservati, e se dovesse cambiare il quadro europeo ed emergesse un altro tipo di Europa, qualcosa potrebbe cambiare".

Si lascia aperta la porta?

"Assolutamente".

In ogni caso l’attivismo di Giorgetti in questo campo la trova concorde?

"Lavoriamo in pieno accordo e sintonia".

In Europa spesso si parla della web tax. Lei usa Amazon?

"Io mai, vado dalla libreria, dalla cartoleria e dal negozietto sotto casa, ma la mia fidanzata e mio figlio grande lo usano".

Trova giusto il trattamento fiscale che ottengono?

"Per niente, e dico che la Lega è disponibile a creare condizioni di parità fiscale. Non ho niente contro Amazon, li ho anche incontrati, ma le regole devono essere uguali per tutti. Se il governo vuol fare qualcosa in questo senso, la Lega c’è".

 

 

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