Salvini, brindisi ironico ai suoi 'nemici'. La risposta di Vauro, Saviano e 99 Posse

Baci e abbracci, ironizza il leader leghista tirando in ballo anche Fabio Fazio e Oliviero Toscani, che per ora non hanno replicato Elezioni 2018, Salvini si presenta come "leader del centrodestra"

Il brindisi postelettorale di Matteo Salvini contro i suoi detrattori (Dire)

Il brindisi postelettorale di Matteo Salvini contro i suoi detrattori (Dire)

Milano, 7 marzo 2018 - L'aveva detto anche prima dei risultati delle elezioni 2018, Matteo Salvini: "Dopo il 5 mi auto-invito da Fazio, riderò in faccia alla Littizzetto". E finora non l'ha fatto ma, visto che proprio non digerisce il conduttore di 'Che tempo che fa' (ha detto, papale papale, "Fazio mi sta sulle palle") ora gli ha lanciato una stoccata social. Fresco di vittoria nelle urne, pronto a vestire i panni del premier, il leader leghista si prende il gusto di irridere a Fazio e anche a tutti quelli che, evidentemente, considera i suoi 'nemici'. Un Salvini un po' in stile Trump, insomma, che ha inondato i social - Facebook, Twitter, Instagram - con il messaggio in cui brinda alla faccia di...

E a stretto giro di social-posta arrivano le risposte dei 'detrattori' tirati in ballo. Il primo ad accorgersi della provocazione è stato il vignettista Vauro Senesi che, ironicamente - riferendosi al contenuto del bicchiere - ha commentato: "Cavolo ecco dove era finita la mia urina per le analisi!". 

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Uno scherzoso (ma non troppo) riferimento alla minzione arriva anche da Roberto Saviano, che replicando cita la serie tv Gomorra: "Biv Matte', famm' capì si me pozz' fida' 'e te! (cit.)", ha postato lo scrittore citando una celebre frase del boss Pietro Savastano, recitata mentre imponeva al suo sottoposto Ciro l'Immortale di bere un bicchiere di urina per dargli prova della sua fedeltà.  

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Risponde con una battuta anche il giornalista Gad Lerner, che dopo il brindisi ebraico "lechaim", si è detto "onorato della compagnia" degli altri 'nominati' da Salvini con lui. 

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Da parte loro i 99 Posse - da sempre ipercritici nei confronti della Lega - non scherzano troppo, anzi. Il collettivo di artisti napoletani ci è andato giù pesante: "La caratura morale di Matteo Salvini è tutta in questo suo post di qualche ora fa - scrivono sempre sui social - Non riuscendo a sostenere un confronto da adulto con giornalisti, artisti, scrittori e musicisti che lo hanno semplicemente criticato o legittimamente contrastato in questi mesi, si comporta come un adolescente che si vendica contro tutti quelli che ce l'hanno con lui". 

Poi la promessa: i 99 Posse, a causa delle sue politiche di "razzismo e fascismo" di Salvini, continueranno a "contrastarlo sempre, con la musica e nelle strade. Siamo di nuovo pronti, per dirla tutta, ad andargliele a suonare direttamente a casa sua, come già abbiamo fatto l'anno scorso con il 1° grande raduno antirazzista di Pontida, visto che a Napoli ha detto che non ci tornerà più (e sappiamo il perché)". 

Infine c'è il giornalista di Fanpage.it Saverio Tommasi: "Quando qualcuno brinda alla tua salute fa sempre piacere. Quasi sempre. Perché l'ironia di uno degli uomini in questo momento più potenti d'Italia, e che in ogni caso influirà in modo sostanziale nella formazione del prossimo Governo italiano, non è un grande incoraggiamento per il prosieguo del proprio lavoro". "Quando gli uomini di potere colpiscono scrittori, giornalisti, artisti - ha aggiunto - significa che sono tempi grigi. Lo sapevamo, ma l'ennesima constatazione non è piacevole.

Ancora silenti, per il momento, Oliviero Toscani e Fabio Fazio. Ma mentre il conduttore non ha mai risposto alle provocazioni, Toscani non è nuovo alle prese di posizione, anche dure: "Mi vergogno che Salvini sia italiano, non ragiona bene, è indietro, è lento, basta guardarlo di profilo, assomiglia all'uomo di Neanderthal", ha dichiarato dopo il voto, per citare l'ultimo attacco, alla 'Zanzara'.