Venerdì 25 Aprile 2025
ELENA POLIDORI
Politica

Mattarella ricoverato in ospedale: "È un intervento programmato"

Il Capo dello Stato al Santo Spirito di Roma per l’impianto di un pacemaker. "Nessuna preoccupazione". In giornata la firma (con riserve) della legge sui risarcimenti ai familiari delle vittime del ponte Morandi.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, 83 anni, incontra il premier del Montenegro, Milojko Spajic, 37 anni In serata il Capo dello Stato è stato ricoverato

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, 83 anni, incontra il premier del Montenegro, Milojko Spajic, 37 anni In serata il Capo dello Stato è stato ricoverato

La notizia del ricovero all’ospedale Santo Spirito di Roma arriva in serata al termine di una giornata in cui il presidente della Repubblica ha lavorato regolarmente. È lo stesso Quirinale a sottolineare che l’impianto di un pacemaker è "un intervento programmato", e infatti Sergio Mattarella ha tranquillamente fatto il suo lavoro, a partire dall’aver ricevuto il premier del Montenegro, Milojko Spajic. "Le condizioni del Capo dello Stato non destano alcuna preoccupazione", fa sapere ancora il Colle. Tra le prime reazioni, quella del presidente del Senato, Ignazio La Russa: "Forza Presidente, torna presto. Ti aspettiamo". E poi messaggi di augurio di pronta guarigione da tutti i partiti.

Ma la giornata di Mattarella è stata appunto una giornata come le altre, tra incontri ufficiali e altri impegni. E si era aperta con uno di quei moniti che hanno caratterizzato i suoi dieci anni di presidenza. L’occasione è stata la firma della cosiddetta “legge Morandi“ (dal nome del ponte crollato il 14 agosto 2018 a Genova, provocando 43 morti), il provvedimento sul ristoro ai parenti delle vittime di crolli di strade e autostrade. Il presidente l’ha sì firmata, ha ravvisato rischi di incostituzionalità e quindi ha anche scritto una lettera ai presidenti di Camera e Senato e alla premier chiedendo al Parlamento di intervenire rapidamente con una modifica. Il testo, infatti, contiene una norma "discriminatoria" delle unioni civili rispetto al matrimonio, nonché "una inaccettabile discriminazione tra i figli delle vittime sulla base dello stato civile dei genitori"; riserve che, per Mattarella, devono essere sanate al più presto.

Nella lettera si fa riferimento all’articolo 2 del provvedimento, che individua i criteri di priorità di asse ereditario da seguire nei risarcimenti. La collocazione della "persona stabilmente convivente o l’altra parte dell’unione civile al terzo posto, dopo aver menzionato il coniuge e i figli", per il presidente appare discriminatoria. Mattarella cita la giurisprudenza costituzionale che "ha costantemente riconosciuto i diritti derivanti dalla convivenza stabile e dalle unioni civili, quali ‘rapporti ormai entrati nell’uso‘, ‘comunemente accettati accanto a quello fondato sul vincolo coniugale‘ e normativamente riconosciuti. Quindi, ai conviventi di fatto e alle parti delle unioni civili vanno riconosciute le stesse prerogative patrimoniali e partecipative del coniuge, pena – appunto – l’illegittimità costituzionale, per violazione dell’articolo 3, delle norme che differenzino i suddetti rapporti senza adeguata, comprovata e ragionevole motivazione".

Premettendo di avere riscontrato nella decisione del Parlamento "una significativa manifestazione di solidarietà nei confronti della sofferenza dei familiari di vittime di eventi drammatici", Mattarella solleva riserve anche nella limitazione dei benefici alle "vittime di eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo nazionale". Per due aspetti: "l’incertezza interpretativa della categoria di infrastruttura ‘di rilievo nazionale‘ che non risulta di agevole determinazione" e "l’esclusione di analoghi benefici nel caso di vittime di cedimenti di altre sedi stradali", come infrastrutture comunali o provinciali, si legge nella lettera. Mattarella osserva inoltre che "appare quanto meno fortemente dubbia anche la conformità al principio di eguaglianza della decisione di limitare i benefici ai casi di cedimenti stradali", citando "vittime di eventi relativi a strutture di altra natura, in particolare il cedimento di scuole", ma anche ospedali o strutture in cui si svolgono eventi sportivi o spettacoli.

Infine, un’altra riserva riguarda l’articolo 4 che demanda a norme secondarie il compito di individuare gli eventi dannosi nonché i soggetti aventi diritto ai benefici economici previsti, attribuendo a tali fonti ampio margine di discrezionalità. "Tale previsione non appare in linea con il sistema costituzionale", scrive il presidente.