Venerdì 19 Aprile 2024

Mattarella: "I magistrati rispondano solo alla legge, non ai media"

Il presidente della Repubblica ai vecchi e nuovi membri del Csm. "Il principio di indipendenza è il cardine della democrazia"

Il presidente Sergio Mattarella (ImagoE)

Il presidente Sergio Mattarella (ImagoE)

Roma, 25 settembre 2018 - La magistratura deve rispondere solo alle legge. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo ricorda ai vecchi e nuovi membri del Csm riuniti oggi al Quirinale. "L'attenzione e la sensibilità agli effetti della comunicazione non significa orientare le decisioni giudiziarie secondo le pressioni mediatiche né, tanto meno, pensare di dover difendere pubblicamente le decisioni assunte. La magistratura, infatti, non deve rispondere alle opinioni correnti perché è soggetta soltanto alla legge", ha detto il capo dello Stato usando parole che sembrano la naturale prosecuzione di quel "nessuno è al di sopra della legge" pronunciato all'indomani della polemica scoppiata tra il ministro Matteo Salvini e le toghe. Per Mattarella "sono invece doverose la credibilità e la trasparenza" per l'agire della magistratura "che possano essere rafforzate anche da una adeguata comunicazione istituzionale. E' pertanto auspicabile che si prosegua nella direzione intrapresa, che appare idonea a tutelare anche i singoli magistrati da sovraesposizioni cariche di pericoli e che non si rivelino utili". 

Il presidente della Repubblica sottolinea, poi, come "i componenti 'laici' sono eletti non perché rappresentanti di singoli gruppi politici (di maggioranza o di opposizione) bensì perché, dotati di specifiche particolari professionalità, il Parlamento ha affidato loro il compito di conferire al collegio un contributo che ne integri la sensibilità". "Al contempo - ha aggiunto subito - i togati non possono e non devono assumere le decisioni secondo logiche di pura appartenenza. Ciò che deve guidare i componenti - tutti - è il senso del servizio all'istituzione così come la prospettiva del servizio al Paese. Dal Consiglio Superiore della Magistratura la Repubblica si attende che questo sia l'unico criterio di comportamento".

"Il Csm è lo strumento, previsto dal Costituente, per dare concretezza al principio di indipendenza della giurisdizione principio che costituisce un cardine della nostra democrazia", ha proseguito Matterella. "Proprio per questo, il ruolo che si assume quali componenti del Consiglio non rappresenta - ha aggiunto - un privilegio ma una funzione di garanzia e, al contempo, di grande responsabilità per le sorti dell'equilibrio fra i poteri costituzionali. Componenti togati e componenti non togati si distinguono soltanto per la loro 'provenienza' perché condividono le medesime responsabilità nella gestione della complessa attività loro affidata".