Mattarella: "Autonomia Regioni fondamento della democrazia. Ma conflitti aprono fratture"

Il discorso del presidente della Repubblica nei 50 dalle prime elezioni regionali: "Prova impegnativa ma l'Italia supererà la sfida"

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (Ansa)

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (Ansa)

Roma, 7 giugno 2020 - L'Italia è chiamata a una prova impegnativa, ma supererà la sfida che sta affrontando nella sua unità, non vincerà da solo un territorio contro un altro. E' quanto sottolinea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio nei 50 anni dalle prime elezioni regionali. Il presidente sottolinea che il principio di autonomia di Regioni ed enti locali è alle fondamenta della costruzione democratica, e la libertà dei territori è un contributo all'unità nazionale. E ricorda che la stessa lotta alla pandemia ha posto di fronte a nuovi interrogativi su come rendere migliore il servizio ai cittadini ed evitare che conflitti e sovrapposizioni tra istituzioni possano creare inefficienze o aprire fratture nella società.

"Il principio di autonomia, delle Regioni e degli enti locali appartiene al campo indivisibile delle libertà e costituisce un regolatore dell'equilibrio costituzionale", sono le parole di Mattarella, che aggiunge: "La libertà dei territori e l'autonomia delle comunità sono un contributo all'unità nazionale, nel quadro di una leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali".

"Siamo chiamati a una prova impegnativa: l'Italia ha le carte in regola per superare la sfida. Non vincerà da solo un territorio contro un altro, non prevarrà una istituzione a scapito di un'altra, ma solo la Repubblica, nella sua unità. Decisiva sarà la capacità di tenere insieme pluralità e vincolo unitari".

"L'esperienza delle Regioni ha attraversato diverse stagioni, è stata oggetto di confronti molto intensi, e di riforme che hanno modificato non solo il profilo legislativo e amministrativo degli enti, ma anche il funzionamento complessivo dei poteri democratici della Repubblica. Dopo mezzo secolo di esperienza la riflessione è ancora aperta, e la stessa lotta alla pandemia ci ha posto di fronte a nuovi interrogativi su come rendere migliore il servizio ai cittadini ed evitare che conflitti e sovrapposizioni tra istituzioni possano creare inefficienze paralizzanti o aprire pericolose fratture nella società".

"La libertà dei territori e l'autonomia delle comunità - aggiunge il Capo dello Stato - sono un contributo all'unità nazionale, nel quadro di una leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali. Le intese tra Stato, Regioni, Comuni, Province sono parte qualificante dell'azione di governo. Le diversità - se non utilizzate in modo improprio - sono un moltiplicatore di crescita civile, economica, culturale. L'Europa stessa è chiamata a valorizzare la dimensione regionale, come vettore di integrazione. Affinché il pluralismo e la sussidiarietà assumano il valore che è loro proprio, è necessario che questi concorrano alla realizzazione dei principi fondamentali di solidarietà e di uguaglianza sanciti dalla Costituzione. Le Regioni e le autonomie degli enti locali accresceranno le opportunità del Paese, anche in questa stagione di ripartenza, se sapranno contribuire a garantire e rendere effettivo il carattere universale dei diritti sociali e di cittadinanza del popolo italiano, al cui servizio tutte le istituzioni democratiche sono poste. Siamo chiamati a una prova impegnativa: l'Italia ha le carte in regola per superare la sfida. Non vincerà da solo un territorio contro un altro - conclude Mattarella -, non prevarrà una istituzione a scapito di un'altra, ma solo la Repubblica, nella sua unità. Decisiva sarà la capacità di tenere insieme pluralità e vincolo unitari".