Roma, 17 febbraio 2021 - Nel suo primo, vero debutto in politica, Mario Draghi, alla fine del suo discorso per la fiducia in Senato, si è concesso persino a chi gli chiedeva un selfie. L'algido ex presidente della Bce si è prestato allo scatto dallo smartphone di un senatore, avvicinando il volto - sempre un po' compassato, per la verità - a quello del dem Andrea Ferrazzi. Il quale, quasi incredulo del privilegio, ha immediatamente postato l'immagine su Twitter, col messaggio: "Convincente il discorso di Draghi in Senato: europeismo, atlantismo, transizione ecologica. Chiaro, sintetico e preciso. Lo appoggerò con determinazione".
Non è l'unico aspetto 'umano' del drago dell'economia prestato alla politica: passerà alla storia la sua domanda (come di chi entra in punta di piedi in un ambiente estraneo che pure dovrà guidare) "Mi dite voi quando posso sedermi?"
Del resto anche il passaggio del suo discorso "Non vi è mai stato, nella mia lunga vita professionale, un momento di emozione così intensa e di responsabilità così ampia", dimostra il carattere dell'uomo, che nonostante i prestigiosi incarichi finora ricoperti è ben conscio dell'importanza del ruolo che si appresta a ricoprire ora.
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A riprova della tensione del momento, anche un altro particolare, che fa quasi tenerezza: nel leggere il suo discorso, Draghi incespica sui numeri della pandemia: