Martedì 23 Aprile 2024

Rai, chi è Marcello Foa. L'allievo di Montanelli designato presidente

Foa ha una lunga carriera da giornalista. Già inviato speciale del Giornale, ha lavorato anche al Corriere del Ticino. Vicino ad ambienti salviniani ed euroscettici

Marcello Foa (Newpress)

Marcello Foa (Newpress)

Roma, 27 luglio 2018 - Milanese di nascita, svizzero d’adozione. Allievo di Indro Montanelli, già inviato speciale del Giornale, direttore del gruppo editoriale elvetico Corriere del Ticino. È una carriera quasi tutta nella ‘carta’, ma con un’importante declinazione digitale, quella di Marcello Foa, nato nel capoluogo lombardo nel 1963 e appena designato dal governo come presidente del nuovo consiglio d’amministrazione Rai.

La carriera giornalistica di Foa inizia in Svizzera, da giovane studente lavoratore, nel 1984. Cinque anni dopo, nel novembre 1989, viene assunto da Indro Montanelli a il Giornale, con la qualifica di capo servizio e vice responsabile degli esteri; diventa caporedattore nel 1993. Ha seguito eventi come la riunificazione tedesca, il crollo dell’Unione sovietica, il processo di creazione dell’euro. Nel 2005 diventa inviato speciale. Carriera quasi tutta nella ‘carta’. Ma quasi, appunto. Nel 2010 diventa infatti il direttore del sito ilgiornale.it e il suo blog dedicato ai temi della politica estera (‘Il cuore del mondo’) è uno dei più letti. L’anno dopo arriva però una svolta: il ritorno in Svizzera. Tra il 2011 e il 2012 lascia il quotidiano di proprietà della famiglia Berlusconi e diventa direttore generale e poi amministratore delegato del gruppo editoriale Timedia Holding e del quotidiano Corriere del Ticino, il più importante e antico giornale della Svizzera italiana.

Parallelamente all’attività giornalistica, Foa ha seguito una carriera accademica. Ha fondato nel 2004 l’Osservatorio europeo di giornalismo a Lugano. Affiliato all’osservatorio svizzero è anche l’Observatoire arabe du journalisme, progettato e fondato nel 2016 a Tunisi. Foa tiene anche corsi di giornalismo e comunicazione all’Università della Svizzera italiana; inoltre ha insegnato anche nei master di giornalismo delle università Statale e Cattolica di Milano. Ha scritto anche quattro libri, due romanzi e due saggi sulle tecniche della comunicazione politica (‘Gli stregoni della notizia’ del 2006, aggiornato quest’anno).

Dal 2014 è vicepresidente di A/simmetrie, l’associazione italiana per lo studio delle ‘asimmetrie economiche’, fondata dall’economista anti euro (e ora senatore della Lega) Alberto Bagnai. Proprio la vicinanza agli ambienti salviniani e alle posizioni euroscettiche e filo-Putin, oltre all’aver spesso rilanciato tesi complottiste, ha fatto scattare le polemiche dell’opposizione per la sua nomina a presidente Rai.