Giovedì 18 Aprile 2024

Manovra, Conte al maxi-vertice: "Non va stravolta"

Il leader di Iv Matteo Renzi: "Tappare buchi non basta, serve uno choc infrastrutture". Ironico il ministro Gualtieri: "Moderare gli emendamenti"

In maxi-vertice di maggioranza a Palazzo Chigi(Ansa)

In maxi-vertice di maggioranza a Palazzo Chigi(Ansa)

Roma, 14 novembre 2019 - Manovra, è durato giusto un'ora, prima di cena, il maxi-vertice di maggioranza, con i 40 convocati a Palazzo Chigi. Il premier Conte, in estrema sintesi, sottolinea tre cose: va rispettato il lavoro del Parlamento, ci dev'essere lavoro di squadra per superare le criticità e - premessa fondamentale - che il testo della manovra non deve essere stravolto.

Certo, aggiunge, il governo per trovare i 23 miliardi di risorse per bloccare l'aumento dell'Iva, ha fatto uno "uno sforzo incredibile".  E continua: "Abbiamo trovato anche altre risorse, abbiamo introdotto misure che i cittadini aspettavano da tempo, una su tutte l'abolizione del super ticket". Tra le altre misure citate anche il taglio del cuneo fiscale, la misura impresa 4.0, il fondo per le famiglie e le risorse per i disabili. 

Traspare che il supervertice allargato è stato convocato dal premier soprattutto per evitare che quello alla manovra si trasformi in un assalto alla diligenza, dopo la carica di emendamenti al dl fiscale, e definire le priorita' su cui intervenire, a partire dalla rimodulazione di plastic tax e auto aziendali

Gualtieri: moderare gli emendamenti

Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri chiarisce: "E' una manovra importante per incentivare la crescita e sostenere lo sviluppo economico del Paese. Valorizziamola insieme e costruiamo insieme le condizioni per migliorare alcune misure come plastic tax e auto aziendali". Gualtieri avrebbe anche fatto un riferimento ironico alla quantità di proposte di modifica da presentare: "Sarebbe gradita la moderazione negli emendamenti alla manovra".

Gualtieri ha poi ribadito la necessità di individuare coperture per eventuali correttivi, delimitando i margini di intervento e ha confermato l'apertura ad alcune modifiche a partire dalle contestate norme sulla plastic tax e le auto aziendali. Poi l'appello: "Costruiamo insieme le condizioni per migliorare alcune misure".

Perché il vertice dei 40

Un vertice 'allargato', anche con l'obiettivo di calibrare i tempi dei lavori parlamentari.  "Questo incontro è finalizzato a organizzare meglio il lavoro e a condividere anche i tempi - ha spiegato il premier - Un approccio di metodo che ci permetta di mantenere costante il dialogo, di superare criticità qualora ci fossero e consentire al parlamento di poter esprimere le sue sensibilità nella consapevolezza che questo testo comunque esprime un indirizzo politico di governo e quindi non può essere stravolto nei suoi contenuti essenziali".

Il clima viene raccontato come 'sereno'. Una qualche preoccupazione nella maggioranza circolerebbe su un eventuale ingorgo che si potrebbe realizzare fra i diversi decreti legge pendenti all'esame del Parlamento (Sisma, Scuola, Clima, Ministeri, Fiscale) e la legge di bilancio che dovrà affrontare entro la fine dell'anno tre letture in Parlamento.

Renzi: non basta, serve choc infrastrutture

Contemporaneamente al maxi-vertice, il leader di Italia Viva era ospite a Zapping, su Radio 1. "La legge di bilancio tappa un buco, i 23 miliardi dell'Iva, mette le cose a pareggio. Però non basta. Va bene aver tappato il buco, adesso si tratta di capire che tipo di crescita immaginiamo per i prossimi anni - ha detto l'ex dem - Senza uno choc per le infrastrutture non si va da nessuna parte", ha affermato. Come fare? "120 miliardi in 3 anni - replica Renzi - i soldi ci sono già, sono finanziamenti bloccati da burocrazia o dal Tar o da altro, 74 per strade e ferrovie, poi il piano per il dissesto idrogeologico e l'edilizia scolastica, porti ed aeroporti eccetera".

E prende lo spunto per annunciare: "Domani da Torino con Italia Viva presenteremo una lista di opere già cantierate, un piano di sblocco per le opere pubbliche, spero lo votino maggioranza e opposizione". E ancora: "Nei prossimi mesi o facciamo 'keynesianamente' un grande investimento in opere pubbliche o andiamo tutti a casa". Sulle micro-tasse, non arretra: "Evitiamo i micro balzelli, proviamo a metterci d'accordo tutti insieme".

Dal canto suo Maria Elena Boschi al vertice ha assicurato massima disponibilità di Italia viva, nel percorso parlamentare della manovra: cercheremo di fare la nostra parte. Boschi avrebbe proposto, raccogliendo il consenso del premier Conte, che alle riunioni di maggioranza partecipino anche i capigruppo d'Aula dei singoli partiti, non solo quelli di commissione.