Lunedì 22 Aprile 2024

Manovra, il Governo: "Saldi e stime invariati". Ma spuntano le clausole di salvaguardia

Nella lettera a Bruxelles anche nuove dismissioni. Di Maio: "E' quello che serve al Paese per ripartire". Salvini: "Se alla Ue non va bene tiriamo dritto"

Il premier Conte tra i suoi vice Di Maio e Salvini (Ansa)

Il premier Conte tra i suoi vice Di Maio e Salvini (Ansa)

Roma, 13 novembre 2018 - Nessuna variazione dei saldi della manovra né delle stime di crescita del Pil, ma clausole salva deficit rafforzate e un piano di dismissione da 18 miliardi. Il governo - a poche ore dallo scoccar della mezzanotte, termine ultimo per rispondere alla 'letterina' di Bruxelles - conferma di voler andare per la propria strada, come annunciato fin dall'inizio. Per compilare la risposta alla richiesta Ue di correggere il draft budgetary plan, si è riunito all'ultimo momento, in serata: prima un'ora di vertice Conte-Salvini-Di Maio a Palazzo Chigi, con Tria e Fraccaro, a seguire il Consiglio dei ministri. 

Bisogna anche  fare i conti con il giudizio negativo del Fmi, secondo cui lo stimolo del deficit al 2,4% del Pil è "incerto" nei prossimi due anni e, anzi, sarà "probabilmente negativo nel medio termine" se lo spread "elevato" dovesse "persistere".

Archiviata l'ipotesi di rivedere le stime sulla crescita e anche il deficit, Conte e gli altri esponenti di governo hanno però più volte assicurato che il 2,4%, sarà comunque il tetto massimo e che nessun caso verrà sforato. Ma nella lettere alla Ue ci sarebbero clausole di salvaguardia per evitare lo sforamento qualora le previsioni di crescita del governo nella manovra non fossero confermate e anche una nuova operazione di dismissione immobiliare da 18 miliardi di euro.

Confermati anche un meccanismo di controlli della spesa e il piano investimenti che il governo vuole avviare e il piano di riforme: codice degli appalti, sburocratizzazione e fondi per contrastare il dissesto idrogeologico.

SALVINI - Entrando a Palazzo Chigi, Salvini aveva anticipato la linea, non rinunciando ad avvertire Bruxelles: "Lavoriamo a una manovra che garantisca più posti di lavoro, più diritto alla pensione e meno tasse, non per tutti ma per tanti. Se all'Europa va bene siamo contenti, se all'Europa non va bene tiriamo dritti lo stesso".

Ma prima del vertice, il vicepremier leghista sottolineava, in un'intervista a Leggo, che "sulla manovra c`è qualcosa da modificare ma non in base alle richieste di Bruxelles. Si cambia in base a quello che succede in Italia, ad esempio a causa del maltempo". Perché "stiamo facendo la conta dei danni e rischiano di essere 5 miliardi di euro. Quindi è chiaro che dobbiamo mettere più soldi alla voce investimenti sul territorio. Perché ce lo chiede la situazione".

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DI MAIO - "La notizia che devo dare agli italiani - afferma Di Maio davanti a Palazzo Chigi- è che il reddito e la pensione di cittadinanza, il superamento della Fornero con quota 100, le misure per i risparmiatori truffati, che rimborseremo, sono provvedimenti che non cambiano". Poi nel dettaglio: "La manovra non cambia né nei saldi, né nella previsione della crescita - assicura - Nella lettera a Bruxelles abbiamo scritto che aumentiamo le dismissioni degli immobili, ci impegniamo a mantenere il 2,4 di deficit ma - insiste - reddito e pensioni, quota 100, rimborsi a risparmiatori truffati non cambiano e vanno avanti". Perché  "è quanto serve al Paese per ripartire". 

E aggiunge: "Questo Paese è fermo nella crescita perché l'ultimo governo ha fatto una manovra di bilancio a saldo zero, in cui non ha investito un solo euro per le imprese e per i cittadini". Quanto alla dismissione di immobili, 'il nostro obiettivo è tutelare i gioielli di famiglia ma allo stesso tempo di dismettere tutto quello che non serve sllo Stato di immobili o di tutti questi beni che sono di secondaria importanza''. Inoltre: ''Deve essere chiara una cosa: la dismissione avrà un effetto positivo per la riduzione del debito''

LA LETTERA DI TRIA - Dopo l'una di notte filtra qualcosa della lettera appena inviata dal ministro dell'Economia Giovanni Tria a Bruxelles. "L'indebitamento netto sarà sottoposto a costante monitoraggio - si legge - verificando sia la coerenza del quadro macroeconomico sottostante le ipotesi di finanza pubblica, sia l'aumento delle entrate e delle spese". Il ministro dell'Economia "è tenuto ad assumere tempestivamente, in caso di deviazione, le conseguenti iniziative correttive nel rispetto dei principi costituzionali".

Ancora: "Il governo resta fiducioso sulla possibilità di conseguire gli obiettivi di crescita" e "la manovra è stata costruita sulla base del quadro tendenziale, e non tiene conto della crescita programmata. Questa impostazione prudenziale introduce nella legge di Bilancio un cuscinetto di salvaguardia, che previene un deterioramento dei saldi di bilancio anche nel caso in cui gli obiettivi di crescita non siano pienamente conseguiti".

Giallo su vertice di ieri. Istat: "Scenario mutato influisce sui saldi"