Mercoledì 24 Aprile 2024

La manovra non scalda gli italiani. Bocciato il reddito di cittadinanza

Solo un elettore su quattro apprezza l'assegno l'assegno ai disoccupati Non passa quota 41: ecco chi ci rimette

Manovra, il sondaggio di Antonio Noto

Manovra, il sondaggio di Antonio Noto

Roma, 30 ottobre 2018 - Una parte dell’elettorato giallo-verde non ha apprezzato la manovra. Il gradimento degli italiani sulle misure previste dal Def si concentra infatti prevalentemente sulle pensioni, che fanno la parte del leone, sia per la quota 100 che per l’assegno minimo garantito di 780 euro al mese. Queste, infatti, sono le uniche misure che superano il 50% del gradimento, ottenendo rispettivamente il 55% e il 52% dei consensi.

Invece il reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle, è l’intervento in assoluto meno gradito della manovra appena varata: solo il 27% esprime un giudizio positivo. Hanno ricevuto buoni apprezzamenti anche flat tax e pace fiscale

image   L’innalzamento del rapporto deficit/Pil al 2.4%, frutto di un duro scontro all’interno del governo, ha raccolto il favore del 41% degli intervistati, mentre è considerato un errore per il 37%. Poco più di un italiano su cinque specifica di non avere un’opinione. In generale, più la platea di chi è interessato dai provvedimenti aumenta, più cresce il consenso. Sulle pensioni è da notare che sono coinvolti non solo quelli che finiranno di lavorare entro dicembre, ma anche chi magari si ritirerà a vita privata tra qualche anno, allargando così il pubblico delle persone coinvolte dagli interventi. Forse anche per questo motivo l’apprezzamento su questo particolare aspetto della manovra è decisamente più marcato.

Per quanto riguarda le misure adottate, solamente il 18% del campione ha detto di conoscerle bene. Il 33% ha confessato di ‘saperne qualche cosa o di averne sentito parlare’. Questo significa che il 51% degli italiani ha una conoscenza totale o parziale del Def. Un largo 37% ammette di non sapere assolutamente cosa prevede la legge, mentre il 12% ha preferito non rispondere.

image   In generale, le misure contenute nel Def ricevono un consenso da parte del 44%. Il 36% ha mostrato il pollice verso, mentre il 20% degli intervistati ha risposto di non avere un’opinione. Il gradimento, pur essendo una percentuale molto alta, è però al di sotto del 50% della somma dei consensi ottenuti da Movimento 5 stelle e Lega Nord il 4 marzo alle elezioni politiche, e nettamente inferiore al 62% che è la somma del consenso di questi due partiti nelle intenzioni di voto.

Gli elettori delle due formazioni, evidentemente, si aspettavano qualcosa di più. Non tutti si ritengono beneficiari diretti o indiretti dei provvedimenti. Disoccupati o quasi pensionabili hanno apprezzato gli sforzi dell’asse giallo-verde, ma il ceto medio, evidentemente, non scorge benefici all’orizzonte. Anzi, in molti intravvedono rischi legati all’aumento dei tassi di interesse. La manovra per loro potrebbe rivelarsi un pericoloso boomerang per il Paese. Il 62% teme infatti una reazione dannosa per l’Italia da parte dell’Europa e dei mercati internazionali. Solo il 24% crede che non accadrà nulla. Per questo è come se gli italiani attendessero il secondo tempo di una partita che vedrà scendere in campo l’Unione europea e la finanza.

Nota metodologica - data di realizzazione del sondaggio: 28/9/2018 / Committente: Quotidiano Nazionale / Estensione territoriale: nazionale / Campione: Panel Omnibus rappresentativo della Popolazione italiana maggiorenne / Tecnica di somministrazione delle interviste: tempo reale / Consistenza numerica del campione: mille / Rispondenti (in %): 91%