Giovedì 25 Aprile 2024

Maltempo, Salvini: "Paghiamo ambientalismo da salotto". Bufera sul selfie

Martina: "Chi ha votato l'ultimo condono taccia". Foto sorridente del ministro prima di partire per il Veneto, social all'attacco

Matteo Salvini, il selfie prima di partire per il Veneto

Matteo Salvini, il selfie prima di partire per il Veneto

Palermo, 4 novembre 2018 - Si accende lo scontro politico sul maltempo. Dalla Sicilia, oggi, al Veneto ieri. Passando per Liguria, Piemonte e Toscana nei giorni scorsi: è ormai una settimana che vento e pioggia flagellano l'Italia, mietendo numerose vittime (12 morti in Sicilia solo oggi). E il ministro dell'Interno Matteo Salvini, questa mattina in volo sul Bellunese, tra le zone più colpite, va giù pesante. Ci sono stati "forse troppi anni di incuria e malinteso  ambientalismo da salotto - attacca - per cui non si tocca l'alberello e non si draga il torrentello, poi l'alberello e il torrentello ti presentano il conto".  

Il titolare di Viminale è impegnato in un sopralluogo assieme al governatore Luca Zaia sulle zone devastate dal maltempo in Veneto. "Quindi quando si parla di far gestire la montagna alla gente di montagna e non a qualche sovrintendente di città, questa è una riflessione che avremo il diritto e il dovere di fare", aggiunge durante la conferenza stampa al Centro Coordinamento Soccorsi dell'aeroporto di Belluno. Nel pomeriggio, poi, Salvini conferma quanto già filtrato nei giorni scorsi, ovvero lo stop al pagamento delle tasse per le popolazioni colpite dal maltempo. "Già in questa settimana - precisa - ci saranno i primi provvedimenti concreti ed efficaci del Governo nel Consiglio dei ministri".

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FURIA PD - All'attacco di Salvini replica, immediatamente, il segretario dimissionario del Pd, Maurizio Martina. "Chi ha votato pochi giorni fa l'ultimo scandaloso condono edilizio anziché parlare di 'ambientalismo da salotto' dovrebbe tacere", scrive su Twitter. "Davanti all'emergenza si lavori per aiutare chi è colpito e basta".

Attacco frontale anche da Angelo Bonelli dei Verdi.  "Salvini e la sua Lega - dichiara  sono responsabili della cementificazione del nord che hanno portato la Lombardia e il Veneto, a conduzione Lega, ad essere le regioni con il più alto consumo di suolo d'Italia secondo i dati Ispra".

CONTE CON SALVINI - Ma il governo su questo tema sembra compatto. Il premier Conte, in conferenza stampa nella prefettura di Palermo, rilascia dichiarazioni sulla falsariga di quelle di Salvini. "Spesso abbiamo registrato qualche intralcio burocratico per la ripulitura dei corsi d'acqua, ci sono per esempio vincoli paesaggistici per la rimozione di un albero", dice. "Dobbiamo avere la consapevolezza che tutti i beni sono costituzionalmente tutelati, ma dobbiamo avere la capacità di riorientare la legislazione guardando agli interessi in gioco - aggiunge -: al primo posto c'è la tutela primaria della vita umana". 

POLEMICA SUL SELFIE - Strali degli oppositori politici a parte, Salvini deve fronteggiare oggi anche una nuova polemica social. A scatenarla, un selfie postato su Facebook e Twitter da Venezia, prima di partire per il Veneto. "Tuta della Protezione Civile e si parte direzione Belluno, per visitare le zone colpite da frane e alluvioni e portare i primi aiuti concreti del Governo. Buona domenica amici, chi si ferma è perduto". In chiusura, l'emoticon di un sorriso.

Una mossa che ha provocato la reazione degli utenti social. "Dieci morti a Palermo stanotte. E il primo pensiero di Salvini è il selfie sorridente da dare in pasto ai fans", attacca qualcuno sui Twitter. "La nostra terra devastata, morti e feriti. Che ce sta da ride? Non é possibile ridurre tutto e sempre a una foto acchiappalike senza fare una mazza! Non mi sembra di aver visto vigili del fuoco e volontari della protezione civile farsi i selfie sorridenti in mezzo a quel casino", si legge in un altro messaggio.  E' quindi lo stesso Salvini, dopo poche ore, a postare un nuovo selfie in cui para le polemiche, e risponde. "Se vado, mi criticano perché vado. Se non vado, mi criticano perché non vado. Se sono triste non va bene, se sorrido non va bene - scrive  il ministro dell'Interno -. Sapete una cosa, cari criticoni, professoroni e giornalisti di sinistra? Me ne frego, penso agli Italiani e continuo a lavorare".