Parigi, 3 giugno 2025 – Tirana, 16 maggio 2025: tra i capi di Stato e di governo europei riunitisi a margine dell’incontro della Comunità Politica Europea per una telefonata con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, spicca l’assenza di Giorgia Meloni. La premier italiana si giustifica ribadendo la sua opposizione all’invio di truppe in Ucraina. Qualche ora più tardi, in conferenza stampa, il presidente francese Emmanuel Macron precisa: “Abbiamo discusso di pace e di garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Facciamo attenzione a non diffondere false informazioni: ce ne sono già abbastanza di quelle russe in giro”. È in seguito a quel fraintendimento, riferiscono fonti dell’Eliseo, che Macron chiama Meloni per proporle un incontro di lavoro fissato poi per oggi a Roma.

L’obiettivo? Assicurarsi che Francia e Italia siano allineate su un ampio ventaglio di questioni, a cominciare dalle garanzie di sicurezza da offrire all’Ucraina. Secondo l’Eliseo, l’iniziativa nasce da un gesto di “rispetto, impegno e amicizia” da parte del presidente francese, poiché “l’Italia è un Paese vicino”. Il nodo da sciogliere, però, resta il tipo di sostegno all’Ucraina e fin dove possa spingersi lo sforzo comune europeo.
Non c’è mai stato nessun tipo “ostracismo” nei confronti di Giorgia Meloni, riferiscono le fonti dell’Eliseo, sempre presente alle riunioni di Londra e Parigi. Tuttavia, la premier italiana si è spesso smarcata dalla posizione di Francia e Regno Unito, sottolineando i limiti dell’azione europea in assenza del sostegno degli Stati Uniti. La relazione stretta tra Meloni e l’amministrazione Trump non preoccupa l’Eliseo, che ne riconosce l’importanza, convinto che coltivare le migliori relazioni bilaterali con la Casa Bianca sia nell’interesse comune dell’Europa. Quello di oggi è quindi un incontro (in foto il presidente e la premier) preparato da settimane, volto a ricucire un rapporto tormentato tra i leader di due dei Paesi più prossimi della Ue. In una nota, Palazzo Chigi ha sottolineato che il vertice “intende porre le basi per un ulteriore rafforzamento delle relazioni tra Italia e Francia, con l’obiettivo di costruire un’Europa più sovrana, più forte e più prospera.” Un’intesa suggellata dal Trattato del Quirinale del 2021, ma messa più volte alla prova.
Gli altri punti dell’incontro di oggi vertiranno “sugli ultimi sviluppi e sulle prossime iniziative, nonché per ribadire il continuo e incrollabile sostegno di Francia e Italia all’Ucraina” e
sulle relazioni commerciali bilaterali: gli scambi tra Francia e Italia hanno raggiunto i 98 miliardi di euro nel 2024, con i due Paesi stabilmente nella top tre dei rispettivi partner economici. Sul tavolo anche la situazione politica in Libia, la Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani, in programma l’8 giugno a Nizza, e la preparazione del prossimo Consiglio europeo, con particolare attenzione all’industria automobilistica, allo spazio e all’intelligenza artificiale. Al termine della riunione di 55 minuti non è prevista una conferenza stampa, ma una cena di lavoro, prima del rientro in patria del presidente francese.