M5S, tra i candidati Vip spunta il comandante De Falco

Lo conferma Di Maio, che placa le polemiche sul sito in tilt. Tra gli altri nomi noti Gianluigi Paragone e Emilio Carelli, la Iena Dino Giarrusso, il fondatore di Adusbef Elio Lannutti

Il comandante Gregorio De Falco, autocandidato per M5S (Novi)

Il comandante Gregorio De Falco, autocandidato per M5S (Novi)

Roma, 4 gennaio 2018 - Nel day after delle autocandidature per le Parlamentarie M5S, Luigi Di Maio gongola per l'altissima partecipazione, minimizza il tilt della piattaforma Rousseau e si lancia in qualche gustoso 'spoiler' sui nomi Vip emersi tra i 15 mila autocandidati.

Sul caos delle auto-candidature  cerca di placare le polemiche:  "A chi dice che il sistema è andato in tilt noi rispondiamo che abbiamo avuto ieri una disponibilità a candidarsi fuori dal comune e siamo l'ultimo argine all'apatia politica e all'astensionismo", commenta entusiasta. E pazienza, lascia intendere, per il malfunzionamento del sistema informatico del movimento, che ha subito rallentamenti per l'alto numero di accessi.

Ma ecco la rivelazione del nome: "C'è stata una grandissima partecipazione e io sono felicissimo - premette il candidato premier - Migliaia e migliaia di cittadini che hanno deciso di candidarsi con noi. Nomi noti, uno su tutti il comandante De Falco, ma anche personaggi del giornalismo e dell'università. Persone non organiche al movimento ma che hanno sempre simpatizzato per noi e he condividono i nostri valori". Come si ricorderà il comandate Gregorio De Falco assurse agli onori delle cronache per la 'strigliata' al comandante Francesco Schettino nel corso della tragedia della Concordia nella strage dell'Isola del Giglio.

DE FALCO - In serata la precisazione del comandante: "Sono ancora un militare, non posso confermare nè smentire", dice Gregorio De Falco, ufficiale della capitaneria di porto di Livorno ora in servizio a Napoli. De Falco  non ha voluto aggiungere altro.

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GLI ALTRI NOMI NOTI - Tra gli altri nomi noti entrati nell'orbita dei 5 stelle ricordiamo i giornalisti Gianluigi Paragone e Emilio Carelli, la Iena Dino Giarrusso, il fondatore di Adusbef Elio Lannutti. Ma perché la scenta di tutte queste new entry 'eccellenti'? Di Maio la spiega così:"Il fatto che ci siano persone che si stanno avvicinando al movimento, persone dell'università del giornalismo e anche del mondo degli uomini e delle donne dello Stato dimostra che il movimento è sempre più aperto, quindi il messaggio ha funzionato, quello di avvicinarsi a noi per convogliare le migliori energie. E il giusto mix farà la differenza, cioè persone e parlamentari uscenti, i nostri attivisti e le persone che lavorano negli gruppi locali e che portano con se la loro storia personale e le loro referenze".

Le porte potrebbero aprirsi anche per chi con il movimento ha già un certo feeling: il vignettista Mario Improta (nome d'arte Marione), dopo aver fatto il pieno di like sui social ed essere stato promosso sul blog di Beppe Grillo, potrebbe arrivare alla Camera. "Finora ho fatto politica con le vignette, perché per la gente normale una vignetta arriva più diretta di tanti discorsi". Se ce la farà a essere eletto vorrebbe entrare nella commissione di Vigilanza Rai.

IL PROSSIMO PASSO - Fatto il primo passo delle auto-candidature, bisognerà aspettare per sapere, dopo le verifiche sul rispetto delle regole stabilite da M5s, quanti e quali saranno le donne e gli uomini che si contenderanno la partita alle Parlamentarie. Le parlamentarie vere e proprie si svolgeranno, infatti, con ogni probabilità a metà gennaio.