Giovedì 18 Aprile 2024

Luxuria parla di trans ai bimbi in tv. Polemica sul programma 'Alla lavagna'

Lega all'attacco: "Inaccettabile". Ma il sottosegretario Spadafora dei Cinque Stelle la difende

Vladimir Luxuria durante la trasmissione 'Alla lavagna!' (Fermo immagine Rai 3 / Ansa)

Vladimir Luxuria durante la trasmissione 'Alla lavagna!' (Fermo immagine Rai 3 / Ansa)

Roma, 21 gennaio 2019 - E' polemica sulla 'lezione' di Vladimir Luxuria ai bambini della trasmissione 'Alla lavagna!', in onda sabato scorso, in seconda serata, su Rai 3. "Inaccettabili le lezioni di gender a una classe di bambini", tuona Simone Pillon della Lega, vice presidente Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza. "Vada a raccontare le 'favole dell'uccello' da qualche altra parte, sicuramente non a una scuola con ragazzini minorenni, davanti alle telecamere Rai. Si è trattato di una vergognosa forma di indottrinamento. Questo non può lasciarci indifferenti: presenteremo un'interrogazione in Commissione vigilanza Rai", annuncia. 

Gli fa eco il deputato Paolo Tiramani, capogruppo della Lega in Vigilanza Rai. "Lezioni di transgenderismo a bambini di appena 10 anni? Inaccettabile. Ancora di più a spiegare temi come l'omosessualita' ed il cambio di sesso è una mancata 'soubrette' la cui vita personale dovrebbe restare tale", attacca l'esponente del Carroccio. "Stiamo parlando di argomenti di una tale complessita' - avverte - che non possono essere trattati in maniera cosi' leggera con piccoli ragazzi all'interno di un programma televisivo. Ogni bambino ha, giustamente, i propri tempi e non puo' essere forzato ad affrontare argomenti non appropriati per la propria età e dei quali non si sente pronto", aggiunge annunciando che la Lega si informerà sul compenso destinato a Vladimir Luxuria "per questa puntata a dir poco surreale".

"Non ho fatto alcuna lezione su come si diventa trans perché anzi ho cercato di spiegare che si nasce gay o trans. Ho parlato soprattuto di bullismo. Ma queste polemiche dimostrano che i bambini sono molto più avanti di certi adulti", si difende Valdimi Luxuria. "Questo programma - confessa - è stata una delle cose più belle che ho fatto nella mia vita. I bambini erano vigili, curiosi, attenti e pieni di domande. E io, come faccio anche nella vita quotidiana, ho risposto a tutto, sempre con tatto e credo con intelligenza. Anche perché, se non si danno risposte ai bambini, loro ti guardano con diffidenza e cercano risposte altrove, magari sul web, dove possono trovare risposte non proprio raccomandabili", aggiunge l'ex parlamentare, sottolineando che "tutti i genitori dei bambini presenti in trasmissione avevano dato il consenso alla puntata con me e alla fine si sono complimentati per come era andata".

Ma contro la trasmissione, registrata da tempo, e contro 'l'insegnante di turno' fioccano le critiche, oltre che della Lega, anche di Fratelli d'Italia, dell'Aiart, dell'associazione dei genitori cattolici, degli esponenti del Family Day, delle associazioni dei consumatori. Viale Mazzini non commenta, ma al fianco di Luxuria si schiera il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Pari Opportunità, Vincenzo Spadafora (M5s). "In merito alle polemiche sulla messa in onda su Rai 3 della puntata 'Alla lavagna!' con Vladimir Luxuria, l'unica cosa che trovo a dir poco surreale è continuare ad avere atteggiamenti omofobi e culturalmente regrediti, che non tengono conto della realtà e del rispetto dei diritti di tutti. Penso che la Rai abbia fatto molto bene e che occasioni del genere vadano sostenute", replica l'esponente grillino. 

Sulla stessa linea anche Conny Giordano e Carmen Di Lauro, sempre dei Cinque Stelle, componenti della commissione Vigilanza Rai. "Coprire con un velo di ipocrita mistero determinati argomenti, non può far altro che emarginare e colpevolizzare ancora di più chi vive situazioni di difficoltà, che possono trasformarsi così in vere e proprie tragedie - dicono -. Prima di scatenare polemiche sul nulla, sarebbe opportuno rendersi conto che non siamo più nel Medioevo e che la Santa Inquisizione ha lasciato il posto a una società laica".