Di Maio al Colle, ma per finta

La surreale esibizione del leader Cinquestelle

Luigi Di Maio (Imagoeconomia)

Luigi Di Maio (Imagoeconomia)

Roma, 23 febbraio 2018 - Il candidato premier dei Cinquestelle Luigi Di Maio si è recato al Quirinale per annunciare l'invio di una lista dei ministri nel caso di vittoria del suo Movimento alle elezioni. Così recitano le agenzie, riportando su evidente sollecitazione del Quirinale, che l'incontro si è svolto "su richiesta" di Di Maio stesso. Di Maio è stato ricevuto dal segretario generale della presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, e non ha visto il presidente Mattarella. Non è la prima volta che un partito annuncia prima delle elezioni di voler annunciare una propria "lista dei ministri", ma è la prima di una salita al Colle per annunciare l'annuncio. Un annuncio che avviene, è del tutto evidente, sia in spregio alle norme che regolano la nostra repubblica (la nomina dei ministri è prerogativa del presidente della repubblica, art. 92 della Costituzione) sia l'opportunità politica di far conoscere una ipotetica composizione del governo prima che si sappia chi e come ha vinto le elezioni, specie in un sistema in cui è dato per assodato il futuro esecutivo sarà frutto di una trattativa tra i partiti che da soli non saranno in grado di assicurarsi la maggioranza. In sostanza una fake news.

L'ideona di Di Maio è quindi poco più che un colpo di teatro, uno spot autopromozionale degno di una collaudata agenzia pubblicitaria, che però rispetto agli spot che stiamo osservando in questi giorni (imperdibile quello di Renzi in bicicletta) tira in mezzo le istituzioni e inganna gli elettori fornendo false informazioni sulle regole che disciplinano la vita democratica. E' il frutto avvelenato di una politica liquida dove non conta alcun radicamento alla realtà ma la fiction che si riesce a imbastire, la photopportunity in favore di telecamere o, ai tempi ancora più liquidi dei social, dei video su Facebook.