Domenica 22 Giugno 2025
ELENA G. POLIDORI
Politica

Lucio Malan (FdI): “I dossier internazionali? Meloni è protagonista”

Il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato: “Buoni rapporti anche con la Francia. Se ci è riuscita la Cina, l’Europa deve trovare un accordo sui dazi con gli Usa”

Lucio Malan (FdI): “I dossier internazionali? Meloni è protagonista”

Roma, 20 maggio 2025 – Meloni pontiera, dice JD Vance. Ma secondo lei, Lucio Malan (capogruppo FdI al Senato) è più un titolo onorifico che le viene concesso o qualcosa di concreto che le viene riconosciuto?

“Io credo che Giorgia Meloni sia la prima a non essere interessata a titoli onorifici ma a lavorare per il bene dell’Italia e dunque tutta l’influenza che innegabilmente ha guadagnato in questi due anni, grazie alla coerenza, stabilità ed equilibrio tenuto nelle sue posizioni a livello internazionale e al fatto di avere un governo stabile, a differenza di quanto avviene in altri Paesi d’Europa, ebbene tutto questo verrà impiegato dal governo per fare di tutto per evitare la guerra commerciale, per facilitare un processo di pace in Ucraina e Medio Oriente e tantissime altre cose. Un prestigio, il suo, che si è sicuramente accresciuto”.

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Lucio Malan

Cosa si può fare per agevolare un accordo Ue-Usa?

“Io non credo che in quell’incontro avvenuto a Palazzo Chigi si potesse arrivare a un accordopossibile sui dazi, ma è indubbio che è stato importante avviare un dialogo. Vance non solo è vicepresidente degli Usa, ma è un vice che ha molto più spazio di qualunque suo predecessore: è molto attivo, ma io conto che la Ue sia pronta e attiva di per sé per arrivare ad un accordo. C’è stato un accordo tra Usa e Cina, sarebbe paradossale che non ci si arrivasse con l’Europa”

L’Italia ha rinsaldato intanto rapporti con la Germania.

“Il non includere l’Italia nei principali partner della Germania faceva parte di un’ipotesi di accordo di governo che non è andato a buon fine, ma comunque un’ipotesi di accordo di governo non cambia le relazioni tra i due Paesi. Non c’è mai stato un cattivo rapporto”.

Putin e Trump si sono sentiti sull’Ucraina. Ora cosa si aspetta?

“Ci aspettiamo il meglio, e cioè passi avanti verso la fine di questa sanguinosissima guerra. Non è una cosa semplice, ma è doveroso aspettarsi passi avanti”.

Meloni sull’Ucraina è sempre stata coerente.

“Penso che la posizione dell’Italia, che è sempre stata chiara, senza fughe in avanti alla Macron che voleva mandare le truppe a combattere, ma anche senza passi indietro (non abbiamo mai fatto venire meno l’appoggio all’Ucraina a non soccombere davanti ad una forza attaccante più potente) abbia aiutato ad andare verso una soluzione diplomatica. Da solo, questo non è ovviamente sufficiente, il ruolo degli Stati Uniti è fondamentale, oltre a quello dei contendenti”-

La foto dei Volenterosi a Tirana e quelle battute di Macron…

“Il vertice dei Volenterosi non ha messo in nessun modo in difficoltà l’Italia, ci sono stati dei momenti di velata polemica ma sono dovuti al fatto che Macron non ha la maggioranza del suo Paese con lui, è sì presidente ma la coalizione da lui guidata ha strappato solo un terzo posto, il suo tentativo di aggiustarla con l’estrema sinistra non ha funzionato, pensa di acquistare credibilità interna facendo mosse internazionali, solo che ha incontrato a rappresentare l’Italia qualcuno che non si fa impressionare da questi atteggiamenti che per altro contrastano con il fatto che lui è un grande acquirente di gas russo. Delle due, l’una: o compri il gas alla Russia o mandi le truppe…”

Ma i nostri rapporti con la Francia sono buoni?

“Si, sono buoni. L’opposizione italiana ha fatto la solita critica infantile alla Meloni perché non era nell’ultima foto dove c’erano Starmer, Merz e Macron, lei ha risposto: ‘Ci spieghi l’opposizione, così come ha detto più volte Macron, se vuole mandare i nostri soldati a combattere contro la Russia’. Poi, se Macron si è sentito punto sul vivo per una cosa che lui ha detto molte e molte volte... Ma non è che la Meloni ha attaccato Macron, ha semplicemente risposto all’opposizione che con questo modo volveva far credere che Meloni fosse isolata. Era ‘isolata’ tra JD Vance e Ursula von der Leyen. Dopodiché, se Macron per fini interni suoi, attacca l’Italia, dicendo che nell’incontro non si è parlato di quello, ne prendiamo atto: beh non si sarà parlato di quella questione lì, ma lui l’ha detto un sacco di volte. Per il resto, i nostri rapporti con la Francia sono ottimi, a parte le battute di Macron”.