Venerdì 19 Aprile 2024

Sileri: "Il lockdown ha salvato 600mila vite in Italia"

Il viceministro alla Salute: "Il virus circola meno perché siamo stati bravi a seguire le regole"

Il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri in un ospedale (Ansa)

Il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri in un ospedale (Ansa)

Roma, 9 giugno 2020 - Il lockdown in Italia? Ha salvato oltre 600mila vite umane. Ne è sicuro  il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, che a Rai Radio 1 rende noti i risultati di un "recentissimo" studio. La morale è sempice: "Il virus può continuare a circolare - spiega Sileri - circola meno perché siamo stati bravi a seguire le regole". E la stima di quante vite sono state salvate con la chiusura in casa è davvero alta: "Si superano le 600mila in Italia". 

Quindi la linea dura ha pagato, e anche adesso bisogna stare attenti. Sugli assembramenti, Sileri non ha dubbi: "Le manifestazioni in cui si è senza mascherine gomito a gomito assolutamente no, questo dovrebbe dirlo anche il senso civico. Se si vuole manifestare va fatto in sicurezza". E qui  fa l'esempio delle Sardine: "Da quello che ho visto sono stati ben distanti l'uno dall'altro, con le mascherine. Ma ho visto comportamenti che non dovrebbero esserci, anche tra semplici cittadini che si scambiano una birra. È pericoloso". 

E i cortei? "Possono esser fatti - secondo il viceministro - ma così come una processione. Vale anche per una festa a casa: se volessi invitare 20 persone lo spazio non sarebbe sufficiente a mantenere le distanze". Infine, un commento sulla posizione dell'Oms secondo  cui i guanti non servono: "Al supermercato e in frutteria, c'è la necessità di usarli, altrimenti diventano un ricettacolo di germi. Meglio lavare le mani frequentemente: è la soluzione migliore".

App Immuni, quando i primi dati

"Ho scaricato la app Immuni alle 20.02 del giorno in cui è stata disponibile. Dalla prossima settimana avremo i primi dati, siamo partiti da poche ore", aggiunge Sileri. "Io - ha sottolineato - non avrei fatto alcune affermazioni come 'non la scarico': superiamo i pregiudizi e i limiti politici". A livello di comunicazione inoltre, ha aggiunto, "quello che non ho amato, alla lunga, è stata la comunicazione quotidiana dei dati. I dati vanno valutati in un trend settimanale".

Speranza: il Coronavirus non è sconfitto

"Il virus non è sconfitto. Bisogna insistere sulla cooperazione internazionale", dice dal canto suo il ministro della Salute Roberto Speranza, che oggi ha partecipato in teleconferenza al vertice con i ministri della salute del G7. "In Europa la situazione è migliorata, ma i dati che in questi giorni arrivano da molte parti del mondo sono preoccupanti. E' importante insistere con la cooperazione internazionale sulla ricerca, sul vaccino e sulla riforma dell'Oms".