Sabato 5 Ottobre 2024
COSIMO ROSSI
Politica

La proposta di Fioroni: "Una lista di centro con Renzi e Letizia Moratti"

L’ex Pd: ci rivolgiamo a chi non si riconosce in Meloni e Schlein. Calenda? Se occhieggia ai Radicali ha poco a che fare con noi. Io non mi candido

Beppe Fioroni

Beppe Fioroni

Onorevole Beppe Fioroni: lei che più di altri ha rappresentato l’anima popolare del Pd, lasciato all’indomani della vittoria di Elly Schlein nella sfida per la segreteria, alle Europee sarà nel Centro di Matteo Renzi? "Insieme ad altri amici da ormai otto mesi abbiamo avviato “Tempi Nuovi. Popolari uniti“, con la finalità di riunire quei popolari che nel 1994 furono costretti dalla legge elettorale a dividersi tra destra e sinistra pur senza differenze ideali profonde. Ancor prima di Renzi, nel convegno dello scorso 15 luglio, ci siamo proposti di lavorare per presentare una lista di centro alle Europee, visto che fortunatamente si vota col proporzionale e le preferenze, in modo da offrire una proposta politica a quanti non vanno a votare perché non si riconoscono né in Meloni né in Schlein".

Abbassare al 3% l’asticella avrebbe aiutato tale sfida?

"Io sono contrario a ridurre la soglia. Serve solo a favorire la frammentazione. Noi abbiamo bisogno di aggregare con una proposta forte e autorevole. I cittadini e gli elettori italiani sono più avanti di noi che abbiamo messo mano a questo cantiere, e aspettano una lista che possa rappresentare in Italia il baricentro della politica e in Europa un’alternativa ai populismi di destra e di sinistra. Perciò mi auguro che la lista non si chiami semplicemente “Centro“, che potrebbe dar l’idea di un luogo geometrico, ma “Centro popolare e riformista“, in modo da far riferimento alle migliori culture politiche".

Chi intendereste aggregare?

"Mi auguro che questa collaborazione non veda solo la presenza dei Popolari uniti e Renzi, ma anche del civismo di Letizia Moratti e della lista di Cateno De Luca, insieme a tutti coloro che intendano contribuire a una politica moderata e riformatrice".

De Luca ha rotto con Renzi…

"Credo che per fare questa lista serva innanzitutto responsabilità. Bisogna che i gruppi dirigenti delle varie formazioni comprendano che è il caso di dire “ora o mai più“. Ci vuole il coraggio di lasciare le proprie transitorie e personali rendite di posizione per gettare il cuore oltre l’ostacolo. Ciò significa anche una gran dose di umiltà per favorire l’unità, facendo un passo di lato e indietro ove serva a favorire il risultato complessivo. Perciò io mi metto al servizio e assolutamente non mi candido".

Un messaggio per Renzi?

"No, no. Lui ha 48 anni e sono ben lieto che si candidi".

Calenda lo considera ancora un interlocutore possibile?

"Calenda lo ascolto quotidianamente, anche nelle sue rapide evoluzioni. Continua a dire che vuole un partito liberaldemocratico e popolare. Senza togliere nulla alla persona, se Calenda appoggia Cappato a Monza e occhieggia ai Radicali, penso che non abbia molto a che vedere con la cultura popolare. Un altro di tanti centrini non interessa nessuno. Gli elettori aspettano una lista seria e unitaria che in Europa sia nell’ambito del Ppe e di Macron: quelle formazioni necessarie a dar vita a una nuova maggioranza Ursula, magari aperta a conservatori e liberali, ma sicuramente senza alleanze con la destra estrema di Le Pen e Afd. Ho apprezzato, al riguardo, che la Cdu abbia dichiarato la propria ispirazione cristiana incompatibile".

Tuttavia sembra che il disegno di Weber sia escludere il Pse…

"Non ho mai inteso dire alla Cdu che intende sostituire il Pse. Mi pare difficile che un Paese come la Germania escluda la maggioranza su cui si regge il suo governo da quello europeo".