Lunedì 14 Luglio 2025
Raffaele Marmo
Politica

L’iperpenalismo è una rischiosa scorciatoia

ll caso del blocco della tangenziale di Bologna da parte delle tute blu di Cgil, Cisl e Uil fa riflettere sui rischi della scorciatoia del populismo giustizialista più che securitario applicato a fenomeni sociali

L’iperpenalismo è una rischiosa scorciatoia

Roma, 22 giugno 2025 – Il caso del blocco della tangenziale di Bologna da parte delle tute blu di Cgil, Cisl e Uil offre l’occasione per riflettere sui rischi della scorciatoia del populismo giustizialista più che securitario applicato a fenomeni sociali e sul paradosso, innanzitutto culturale, di un governo e di una maggioranza che vorrebbero meritoriamente rimettere in equilibrio i rapporti tra politica e giustizia e che, invece, nei fatti finiscono per ampliare a dismisura il potere dei pubblici ministeri e la sfera del penale.

Raffaele Marmo
Raffaele Marmo

Sotto il primo profilo, il punto critico non è la svolta autoritaria del decreto sicurezza perché la nostra Repubblica ha tutti i presidi necessari e appropriati (dal Capo dello Stato alla Consulta), per segnalare e eliminare pericoli di norme anti-costituzionali o illiberali. Usciamo, dunque, dalla propaganda dell’opposizione. Il punto chiave è, al contrario, un altro: non ha nessun senso, se non quello delle grida di manzoniana memoria, ampliare inutilmente l’ambito del penale a comportamenti sociali che non possono diventare reati per la loro stessa natura (come è il caso della tangenziale) e che, infatti, finiranno per non diventarlo in concreto o a azioni che, per altri aspetti, sono già sanzionate come tali: e, semmai, nel caso il problema è far rispettare la legge esistente senza bisogno di nuove norme-bandiera.

Altrettanto contraddittorio e paradossale può risultare, se non si corre ai ripari, il secondo profilo. Questo sarebbe o, meglio, è il governo della separazione delle carriere, del riequilibrio dei poteri rispetto a una magistratura invasiva e debordante: un’opera che, se riesce, rappresenterà un risultato ampiamente atteso da decenni. Eppure, all’atto pratico questo rischia di essere anche il governo che ha introdotto decine di nuovi reati in una sorta di panpenalismo, con la conseguenza concreta di un’estensione senza precedenti dei poteri di intervento dei pubblici ministeri. E, allora, se questa tendenza non dovesse fermarsi, altro che battaglie berlusconiane e liberali.