Sabato 20 Aprile 2024

Caos benzina, Licia Ronzulli: "Nessun passo falso, la nostra priorità erano le bollette"

La senatrice azzurra: "Controlli doverosi, ma non criminalizziamo i benzinai". E sulle accise rivendica: meglio gli aiuti mirati a famiglie e imprese

Roma, 13 gennaio 2023 - I benzinai platealmente, ma anche i commercianti e le imprese dell’edilizia: categorie tradizionalmente di centrodestra appaiono deluse verso il governo. Siete preoccupati? "Io non parlerei di delusione verso un governo – avvisa Licia Ronzulli, capogruppo al Senato di Fi e braccio destro del Cavaliere – che, ricordiamolo, è in carica da meno di tre mesi e che, nella sua prima manovra, ha dovuto fare i conti con una grave crisi energetica, stanziando ben due terzi dei fondi a disposizione proprio per proteggere aziende e famiglie. A questo proposito, ricordo che con la legge di bilancio abbiamo incrementato il credito d’imposta dal 30% al 35% per le piccole imprese e le attività commerciali e dal 40% al 45% per le imprese energivore. Questo, proprio nella consapevolezza delle difficoltà che le realtà imprenditoriali del Paese stanno vivendo".

La giornata con un benzinaio: sfottò dai clienti e auto che vanno via

Lucia Ronzulli con il presidente del Senato Ignazio La Russa (Imagoeconomica)
Lucia Ronzulli con il presidente del Senato Ignazio La Russa (Imagoeconomica)

Benzina e diesel, tornano in calo i prezzi medi nazionali. Oggi incontro Governo-sindacati

La crisi, però, si è accentuata. "Forza Italia è la prima a sapere che va fatto ancora di più, anche per sbloccare i crediti incagliati delle imprese edili. Un primo intervento in questo senso, anche se non risolutivo, è previsto dal decreto Aiuti quater approvato oggi. Ma continueremo a lavorare per trovare soluzioni efficaci, non solo per arginare l’emergenza ma per varare provvedimenti strutturali, che devono rientrare in una prospettiva di legislatura".

Il caso delle accise non rischia di diventare un boomerang? Non c’è contraddizione rispetto al programma elettorale. "Francamente non vedo alcuna contraddizione. Governo e maggioranza hanno fatto una scelta politica, valutando prioritario l’intervento contro il caro bollette rispetto alla proroga del taglio delle accise, un intervento che costa un miliardo al mese. Abbiamo deciso di sostenere le fasce più deboli della popolazione, costrette a scegliere tra pagare le bollette e farsi curare, piuttosto che portare avanti una misura per tutti, compresi i proprietari di auto di lusso. Tanto più che oggi i prezzi della benzina sono ben al di sotto di quelli che hanno spinto Draghi a intervenire. Ciò non toglie che il governo continuerà a vigilare e, se necessario, interverrà, come ha ribadito il ministro Giorgetti".

Come ricucire, però, con i benzinai che si sentono accusati di essere speculatori da parte dello stesso governo? "Il governo ha legittimamente cercato di comprendere se ci fossero stati abusi nell’intera filiera, non solo da parte dei gestori delle pompe, accertando comportamenti scorretti solo in singoli casi isolati. L’idea di criminalizzare una categoria di lavoratori onesti è lontana anni luce da Forza Italia. Come dimostra anche la convocazione dei sindacati di categoria, da parte dei ministri competenti, per ascoltare le loro ragioni".

Anche l’incertezza sul Pos ha lasciato più di uno strascico. "Sul Pos c’è stata una interlocuzione con l’Europa che ha indotto il governo a rivedere l’idea iniziale, ossia quella di introdurre un tetto sotto il quale far venire meno l’obbligo di accettare pagamenti elettronici. In manovra è stata comunque prevista l’istituzione di un tavolo permanente tra le categorie interessate per ridurre l’incidenza dei costi delle transazioni elettroniche sui pagamenti di piccola entità. Confidiamo che da questo confronto possa emergere una soluzione efficace. In caso contrario, scatterà un contributo straordinario a carico dei prestatori dei servizi di pagamento e delle banche".

La riforma fiscale è la prossima tappa: come scongiurare altre delusioni rispetto alle attese? "Mi sembra quantomeno ingeneroso parlare di delusioni quando il viaggio di questa maggioranza è appena iniziato, peraltro portando sulle spalle il fardello della crisi energetica ed economica. Quanto alla riforma fiscale, l’obiettivo è di rivedere in modo strutturale il sistema, sia per la riduzione delle tasse che per una netta semplificazione dei rapporti fra Stato e contribuenti. E’ un percorso di legislatura che imposteremo già nelle prossime settimane e che vedrà Forza Italia impegnata a rispettare il suo storico impegno con gli elettori per un fisco meno oppressivo".

Lo stesso discorso vale per la giustizia: come muoversi per evitare che il Ministro Nordio possa essere frenato? "Condividiamo pienamente gli interventi annunciati dal ministro Nordio. A partire dalla regolamentazione dell’uso, attualmente selvaggio, delle intercettazioni, per passare alla riforma dell’abuso d’ufficio e a una netta separazione delle carriere. Più in generale, sosteniamo la sua idea di un sistema giudiziario davvero ispirato al principio del garantismo. E non mi pare che Nordio, per l’autorevolezza e il prestigio che lo contraddistinguono, possa essere ‘frenato’ da chicchessia, come da lui stesso dichiarato. Certamente Forza Italia sarà in prima linea nel condurre quelle battaglie garantiste, ispirate al dettato costituzionale, che portiamo avanti da sempre".