Letta in corsa senza il simbolo del suo partito

Il segretario-candidato a Siena: "Farò una campagna aperta a tutti". Salvini e Meloni all’attacco: si vergogna del Pd al punto da nasconderlo

Enrico Letta alla festa dell'Unità di Milano

Enrico Letta alla festa dell'Unità di Milano

Una palla rossa su sfondo bianco, simile alla bandiera del Giappone, più la scritta ’Con Enrico Letta’. È la foto che campeggia sul tweet con cui Letta, segretario nazionale del Pd e candidato al collegio 12 della Camera, conferma le anticipazioni sull’assenza nella scheda elettorale del simbolo del suo partito, il Pd, e di tutti gli altri della coalizione che sostiene la sua corsa, dai 5 Stelle a Italia Viva, da Leu al Psi e Articolo 1. "Ecco il simbolo per le suppletive nelle province di Siena e Arezzo. Scelto per privilegiare allargamento e spirito di coalizione. E Salvini che annuncia una nuova calata, con visite in ogni comune del collegio? Bene. Come già l’anno scorso alle regionali in Emilia e Toscana".

Il tweet di Letta interrompe tutte le elucubrazioni e i tentativi del suo staff di depotenziare la notizia della mancanza del simbolo Pd accanto al nome del candidato e segretario. "Nelle precedenti elezioni supplettive - spiegano i collaboratori di Letta - non c’erano i i simboli di partito. Né per il collegio romano dove è stato eletto Roberto Gualtieri, né in Sardegna con il candidato Lorenzo Corda. È un collegio nominale, non bisogna distribuire seggi tra i partiti". Ma stando ai commenti su Twitter, sotto l’annuncio del segretario, la scelta è stata stroncata. "Sembra il logo di un mobilificio di Quarrata" ha scritto un commentatore. "Sembra un bottone d’emergenza da schiacciare" scrive un altro. La parola "vergogna" è la più usata, associata nei tweet al simbolo del partito di cui Letta è segretario. Sugli altri social network, il quadro non cambia, le critiche anche feroci sono nettamente superiori ai like.

Andrea Valenti, segretario provinciale del Pd senese, uno degli artefici della candidatura di Letta nel collegio alla Camera, prova a placare gli attacchi: "Mi sembra una tempesta in un bicchiere d’acqua. Quando si vuole proporre un progetto politico nuovo, che superi partito e coalizioni per aprirsi a tutti serve un simbolo in cui tutti possano riconoscersi".

Susanna Cenni, parlamentare senese del Pd, nonché membro della segreteria di Letta, dà il motivo più reale di questa scelta spiazzante. "Non c’erano i tempi tecnici per stringere un accordo con i partiti della coalizione, bisognava depositare alla Corte d’Appello di Firenze la candidatura e le firme con il simbolo. Credo che la scelta di Enrico Letta sia giusta".

I primi a usare parole beffarde sono stati Matteo Salvini e Giorgia Meloni. "Il centrodestra ha scelto per Siena un candidato di Siena, un imprenditore del vino. La sinistra invece candida il segretario del partito che ha distrutto storia e patrimonio del Monte e, per la vergogna, si presenta senza il simbolo del Pd - attacca il leader della Lega -. Lunedì 6 settembre tornerò in città, presentando la proposta della Lega per il rilancio di MPS e per ribadire i no alla svendita".