Legittima difesa in 6 punti, cosa cambia con la nuova legge

Sì definitivo alla riforma voluta da Salvini: ecco cosa prevede il testo

Legittima difesa, Salvini plaude al Sì del Senato dai banchi della Lega (Ansa)

Legittima difesa, Salvini plaude al Sì del Senato dai banchi della Lega (Ansa)

Roma, 29 marzo 2019 - La difesa è sempre legittima. E' l'assunto cardine del testo di legge approvato ieri in vita definitiva dal Senato con 201 sì, 38 no e 6 astensioni. Ma cosa significa? Che la reazione all'aggressione o alle minacce subite in casa o sul posto di lavoro è da considerarsi sempre "proporzionata": dunque, sempre giustificata. Di conseguenza non è punito chi reagisce all'aggressore "in stato di grave turbamento". Ecco cosa prevede la nuova legge voluta dalla Lega e passata con l'appoggio del Movimento 5 Stelle (il ministro Bonafede e Luigi Di Maio hanno precisato che "era nel contratto"), Forza Italia e Fratelli d'Italia. 

COSA CAMBIA

  1. L’articolo 1 della legge introduce uno degli aspetti più controversi: la reazione di chi difende se stesso, altri o i propri beni usando un’arma detenuta legittimamente, non viene più messa in discussione, riconoscendo la reazione «giustificata» e non eccessiva
  2. L’articolo 2 della riforma va a modificare l’articolo 55 del codice penale che disciplina ‘l’eccesso colposo’. Con il nuovo testo si esclude la punibilità di chi si è difeso in «stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto»
  3. L’articolo 3 prevede la possibilità di ottenere la sospensione condizionale della pena per chi ha commesso un furto in appartamento solo dopo che ha integralmente pagato l’importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa
  4. Novità anche sul piano del diritto civile: non c’è responsabilità di chi ha agito in condizioni di legittima difesa. Ergo, chi è assolto penalmente, non è obbligato a risarcire - civilmente - eventuali danni provocati all’aggressore o al rapinatore. 
  5. Vengono inasprite le pene per violazione di domicilio (da uno a quattro anni), furto in appartamento e scippo (da quattro a sette anni), mentre per la rapina la reclusione minima sale a cinque anni. Resta invariata la pena massima a 10 anni
  6. La riforma sulla legittima difesa estende le norme sul gratuito patrocinio a favore della persona nei cui confronti sia stata disposta l’archiviazione o il proscioglimento o il non luogo a procedere per fatti commessi in condizioni di legittima difesa o di eccesso colposo.