Lega-M5s, ancora tensioni. Dalle trivelle al Circeo, l'ambiente divide

Il ministro dell'Interno Salvini: "No alle trivelle? Così non si campa". Governo ko sulla nomina di Antonio Ricciardi a presidente del Parco del Circeo: Lega boccia la proposta dei Cinque stelle . Il ministro dell'Ambiente Costa: "No a diktat"

Luigi Di Maio, Matteo Salvini (Ansa)

Luigi Di Maio, Matteo Salvini (Ansa)

Roma, 16 gennaio 2019 - Nuove tensioni tra  Lega e Movimento 5 Stelle, questa volta sui temi ambientali. In Sardegna il ministro dell'Interno Matteo Salvini parla dei "no alle trivelle" e ironizza: "no al carbone, no al metano, no al petrolio; mica possiamo andare in giro con la candela e accendere i legnetti". Nel frattempo, a Roma il governo si spacca in commissione Ambiente e va sotto nel voto sulla nomina di Antonio Ricciardi alla presidenza del Parco del Circeo, avanzata dal ministro dell'Ambiente Sergio Costa, ma respinta dalla Lega. "Non accetteremo diktat e rifiuteremo i tentativi di far nominare persone non adeguate a questo ruolo così importante e delicato. I partiti stiano fuori", ha tuonato Costa.

LE TRIVELLE - "Non si può dire no al carbone, no al petrolio, no al metano, no alle trivelle, mica possiamo andare in giro con la candela e accendere i legnetti. Di tutto il resto si può discutere, ma con i soli 'no' non si campa". Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini in conferenza stampa a Cagliari, dove ha presieduto in prefettura il comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico. "La gestione delle crisi aziendali non può essere lasciata al caso - ha aggiunto Salvini -. È fuori discussione che si cancellino migliaia di posti di lavoro, la tutela nel posto di lavoro è sacra", ha concluso il ministro. 

Immediata la reazione dell'opposizione: "Se le dichiarazioni di Salvini a favore di metano e trivelle non sono la solita propaganda, allora il governo tolga dal Decreto semplificazione gli emendamenti Cinquestelle che, in modo estemporaneo e disorganico, mettono in ginocchio dei settori industriali che garantiscono un contributo importante all'approvvigionamento energetico del nostro paese", ha dichiarato il senatore del Pd Stefano Collina, componente dell'Ufficio di Presidenza del Gruppo Pd. 

LA BOCCIATURA DI RICCIARDI - A Roma intanto non è passata in commissione Ambiente del Senato la proposta di nominare il generale di Corpo d'Armata Antonio Ricciardi a presidente dell'ente parco nazionale del Circeo. La maggioranza M5s-Lega si è spaccata, con i senatori del Carroccio che non hanno appoggiato la proposta del ministro dell'Ambiente pentastellato Sergio Costa. "Prima della seduta è stato anticipato in modo informale la non condivisione del metodo sulla proposta di candidatura", ha dichiarato il senatore della Lega Paolo Arrigoni. "Francamente non vediamo il senso di questo dietrofront da parte della Lega che resta per noi inspiegabile", risponde la capogruppo M5s in commissione Ambiente Patty L'Abbate. "Non accetteremo diktat e respingeremo i tentativi di far nominare persone non adeguate a questo ruolo così importante e delicato - ha tuonato il ministro dell'Ambiente Costa -. La politica ha il compito di nominare i migliori presidenti per la loro gestione e i partiti devono restarne fuori". Per questo "riproporrò il nome del generale Antonio Ricciardi, convinto che una sintesi si possa trovare", ha concluso il ministro.