Venerdì 20 Giugno 2025
ELENA G. POLIDORI
Politica

La neosindaca di Merano: “La fascia? Nessun rifiuto. Sono italiana e orgogliosa”

Sul no al tricolore: “Il mio predecessore cercava la polemica e c’è riuscito. Governerò con la sinistra. Siamo un esempio di campo largo e di dialogo”

La neosindaca di Merano: “La fascia? Nessun rifiuto. Sono italiana e orgogliosa”

Roma, 21 maggio 2025 – Sindaca Katharina Zeller, neoeletta a Merano in quota Svp, ramo progressista, l’attaccano per la fascia tricolore? È vero che l’ha rifiutata volontariamente?

“Da noi i simboli di rappresentanza sono tre: una chiave, un medaglione che si indossa quando si rappresenta la comunità locale, e la fascia tricolore che si mette quando si rappresenta lo Stato Italiano, soprattutto se si agisce da ufficiale di stato civile. Lui (l’ex sindaco Dario Dal Medico, ufficialmente sostenuto da tre liste civiche, ma di fatto da FdI e Lega, ndr) doveva consegnarmi, durante una cerimonia informale, tutti e tre i simboli. A quel punto, dopo settimane di tensione...

È stata una corsa molto tesa?

“Hanno fatto una campagna elettorale molto brutta contro di me, attaccandomi come persona e non come avversario”.

Dunque, si diceva, il passaggio di consegne.

“Mi mette al collo la collana, poi ho visto che prendeva il tricolore e gli ho detto: ‘quella lasciala sul tavolo’, perché per me era normale, in quell’occasione, mettermi solo la collana che rappresenta il territorio, tutti e due i gruppi linguistici, tutte le comunità. E a questo proposito…”.

N14AK3A
Un momento del passaggio di consegne con la fascia appena sfilata

Dica.

“C’è proprio una legge che dice che il medaglione sostituisce il tricolore quando il sindaco sta in comunità, proprio per evitare la situazione che si è creata. È un simbolo che rappresenta tutti noi e il caso lo ha creato lui. che mi ha forzata. Ha cominciato a dirmi ‘tu devi mettere il tricolore’, in un tono perentorio, e quando ha capito che io non volevo, me l’ha infilata addosso alla ‘miss Merano’. Mi ha dato un fastidio, e ho reagito di pancia, perché non mi faccio dire da nessuno quello che devo fare, men che meno da quello lì, con quel tono, davanti a tutti, solo per tirare fuori questa storia che sapeva, come io del resto, avrebbe innescato un polverone”.

Polverone che infatti c’è stato.

“Ma io mi sono presa la responsabilità delle mie azioni. Nessun rifiuto del tricolore, ma del gesto del mio avversario. Dopo mi sono scusata, ma l’ex sindaco mi ha mancato di rispetto”

È orgogliosa di essere italiana?

“Orgogliosissima! Siamo europei, perché dobbiamo insistere sui nazionalismi? È vero, in nostro territorio ha una storia particolare che va rispettata, ma non capisco perché ci debba essere sempre questa polemica di fondo”

Anche il suo conterraneo Sinner è stato di recente definito ’Italiano riluttante’.

“Faccio il tifo per lui, è un grande. Ed è molto disdicevole quello che è accaduto gli esprimo la mia massima solidarietà”.

Tornando alla politica, Merano con lei va al centrosinistra e Bolzano va al centrodestra. Che succede in Alto Adige?

“Noi abbiamo formato un campo larghissimo, fin dal primo turno abbiamo dato un’idea chiara ai nostri elettori, con una lista civica interetnica ma soprattutto italiana, proprio per rafforzare la collaborazione tra di due gruppi linguistici e abbiamo aperto a candidati italiani, che non era proprio scontata a Merano. A Bolzano, al ballottaggio, si sono divise le anime di Svp, l’ala economica era più vicina all’area di centrodestra il cui candidato è comunque un moderato, che tuttavia ha nella sua coalizione FdI e Casa Pound. A me viene molto mal di pancia a vedere a queste cose”.

E cosa pensa della decisione del governo su Trento? Fugatti non potrà ricandidarsi…

“Mi auguro che ci sia un candidato di centrosinistra che si possa contrapporre bene all’uscita di scena di Fugatti. Noi come Svp siamo da sempre molto sensibili alle questioni dell’autonomia, ma sarebbe molto bello vedere un Pd che cresce ed un centrosinistra che diventa forte. È lo stesso augurio che ci facciamo noi per avere un presidente progressista in Alto Adige”.