Giovedì 25 Aprile 2024

Migranti, la Francia prova a ricucire: “Darmanin non voleva ostracizzare l’Italia”

Il portavoce del governo francese: “Voglio rassicurare gli italiani che ci guardano”. Le scuse dopo che il ministro dell’Interno francese ha accusato Meloni di non saper risolvere i problemi migratori. La Ue invita al dialogo

Parigi, 5 maggio 2023 - La Francia tenta di ricucire lo strappo con l’Italia innescato dalle parole del ministro dell’Interno Darmanin sulla questione migranti. Dopo l’annullamento della visita di Antonio Tajani a Parigi, il portavoce del governo francese, Olivier Véran, ha provato a spegnere il fuoco assicurando che nelle parole di Darmanin sulla gestione dei migranti da parte della premier Giorgia Meloni “non c'era nessuna volontà di ostracizzare l'Italia in alcun modo e voglio rassicurare gli italiani che ci guardano”. Véran ha parlato ai microfoni di CNews, aggiungendo di non volerne fare “una polemica politica”.

Approfondisci:

La Francia e le offese all’Italia: perché Macron ci teme. Asse Ue tra Meloni e Le Pen. Il vero incubo dell’Eliseo

La Francia e le offese all’Italia: perché Macron ci teme. Asse Ue tra Meloni e Le Pen. Il vero incubo dell’Eliseo

Vedremo se le parole del portavoce riusciranno a ricucire i rapporti già abbastanza tesi tra i due Paesi dopo che neanche 40 giorni fa le tensioni e le incomprensioni erano state stemperate dal primo bilaterale tra Macron e Meloni a Bruxelles.

Cosa è successo

A dare fuoco alle polveri è stato il ministro dell'Interno Gerald Darmanin, che, parlando a Rmc, ha accusato Meloni di essere "incapace di risolvere i problemi migratori". Immediata la reazione del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che era atteso a Parigi per un incontro in agenda da tempo con la collega Catherine Colonna, che ha annullato. Prima ha fatto trapelare che la missione era a rischio, "in mancanza di un chiarimento deciso e definitivo".

Una combo del ministro degli Interni francese Gerald Darmanin e della presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni
Una combo del ministro degli Interni francese Gerald Darmanin e della presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni

Poi ha definito "inaccettabili" le parole di Darmanin, "una pugnalata alle spalle". A stretto giro è arrivata una nota del ministero degli Esteri francese, che ha provato a ricucire, ribadendo come "la relazione tra Francia e Italia si basa sul rispetto reciproco, tra i nostri due Paesi e tra i loro dirigenti, questo è lo spirito del Trattato del Quirinale". "È anche in uno spirito di solidarietà che il governo francese desidera lavorare con l'Italia per affrontare la sfida comune che rappresenta il rapido aumento dei flussi migratori", ha poi assicurato il Quai d’Orsay.

"Stanno cominciando ad arrivare messaggi” dalla Francia “si nota che sono in difficoltà”, ha sottolineato oggi il vicepremier Tajani. “Sono loro che devono chiarire con noi”, ha precisato Tajani rispondendo alla domanda se il governo abbia chiarito con la Francia. 

La Ue invita al dialogo

La Ue ha invitato al dialogo. La Commissione “non commenta, e non lo fa mai” le dichiarazioni che arrivano da singoli governi ma “invita tutti gli Stati membri a dialogare in maniera costruttiva sulle questioni delle migrazioni che sono questioni che riguardano tutti”, ha affermato il portavoce della Commissione Eric Mamer. “La Commissione ha fatto proposte molto concrete” sul dossier, ha aggiunto. 

"Penso che questo incidente sarà molto presto dietro di noi, perché la Francia ha troppo bisogno dell'Italia e l'Italia ha troppo bisogno della Francia su tutti i temi, e singolarmente, sulla questione dell'immigrazione”, ha detto il ministro francese responsabile delle Finanze Pubbliche Gabriel Attal.