Isabella Conti, la sindaca superstar: "Stufa delle liturgie Pd"

Intervista alla pasionaria degli asili gratis che affrontò le coop rosse. "Mi hanno lasciato sola. L’unico che ha lottato con me è stato Matteo Renzi"

Isabella Conti (Imagoeconomica)

Isabella Conti (Imagoeconomica)

Bologna, 21 ottobre 2019 - L’astro nascente del renzismo in formato Italia Viva è donna, ha 37 anni e l’ambizione di cambiare il mondo. Il suo, San Lazzaro di Savena – comune di poco più di 30mila abitanti alle porte di Bologna dove lo scorso maggio è stata rieletta con oltre l’80% di preferenze – in parte lo ha già trasformato: asili nidi gratis per tutti, stop alla cementificazione delle zone verdi, sostegno alle fasce deboli e a quelle, come le giovani coppie, che lo sono senza sapere di esserlo. Lei si chiama Isabella Conti, come tanti ha abbandonato il Pd e nei suoi dieci minuti di intervento alla Lepolda, ieri mattina, ha conquistato tutti.

Ma chi glielo ha fatto fare di andare con Renzi?

"Semplicemente credo che con Italia Viva ci sia la possibilità di sviluppare alcuni temi con una maggiore libertà e con una velocità che le vecchie liturgie di un partito come il Pd non consentono. Siamo obbligati al pragmatismo. Ma non credo che tra noi e i dem ci siano valori in conflitto".

Che cos’è oggi Italia Viva?

"Una realtà che, finalmente, ha acceso la luce. Una casa dove ho una compagnia, una squadra che lotta con me. Un luogo dove si parla di politica, dove ci si può sedere intorno a un tavolo, individuare i nostri obiettivi e dare risposta ai bisogni delle persone".

Decisiva è stata la vicinanza di Renzi nel caso della ‘Colata di Idice’, quando lei bloccò un progetto edilizio capeggiato dalle coop rosse e si trovò isolata e sotto attacco da buona parte del Pd.

"In quella battaglia mi sono trovata terribilmente sola, e unicamente per aver fatto rispettare la legge. Oggi in tanti mi danno ragione, ma in quel momento c’è stata una grandissima, enorme solitudine. Allora lì ho capito una cosa: se sei dentro un partito e lotti per fare il bene della tua gente, e nessuno lotta con te, o quel partito non è per te o tu non sei per quel partito. L’unica persona che mi ha detto ‘vai avanti, sono con te’, pur sapendo quali erano le realtà economiche coinvolte, è stato Matteo Renzi. Che, da presidente del Consiglio e segretario nazionale del Pd, ha preso il telefono e ha chiamato una ‘sindachina’ di provincia".

Per lei si parla di un importante ruolo nazionale dentro Iv, c’è chi dice coordinatrice nazionale del partito.

"Guardi, per il momento questa cosa l’ho letta solo sui giornali".

A gennaio si vota in Emilia-Romagna. Il centrosinistra deve ricandidare Bonaccini o trovare un nome nuovo come chiedono i 5 Stelle per poter fare l’alleanza con il centrosinistra?

"Stefano è stato un grande presidente di Regione. In alcuni campi come i servizi o il welfare siamo un’eccellenza nazionale. Non si può rinnegare tutto il lavoro fatto in questi anni in nome di una trattativa".