Mercoledì 18 Giugno 2025
SIMONE ARMINIO
Politica

Auriemma (M5s): “Referendum, sulla cittadinanza meglio lo Ius scholae”

Carmela Auriemma, vicecapogruppo M5s alla Camera: “Votiamo 4 Sì. Sulla quinta scheda ciascuno decida in coscienza”

Auriemma (M5s): “Referendum, sulla cittadinanza meglio lo Ius scholae”

Roma, 5 giugno 2025 – Carmela Auriemma, vicecapogruppo del M5s alla Camera, per i referendum dell’8 e 9 giugno il movimento propone quattro Sì e un ‘fate come volete’. Partiamo dalla parte più facile. Quali sono i Sì e, brevemente, perché.

“In un Paese in cui precarietà e sfruttamento sono all’ordine del giorno, voteremo convintamente sì ai quesiti sul lavoro per dire basta ai licenziamenti illegittimi, aumentare le tutele per i lavoratori delle piccole imprese e mettere fine all’abuso dei contratti a termine, insomma per archiviare definitivamente il Jobs Act che tanti danni ha fatto a milioni di lavoratori e che la Consulta ha già smontato. Il quarto Sì è per garantire più sicurezza a chi lavora in appalto visto che, ogni giorno, tre persone vengono strappate all’affetto dei propri cari”.

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Carmela Auriemma, 43 anni, campana di Maddaloni, vicecapogrupo M5s alla Camera

Sulla cittadinanza invece, la quinta scheda, lascerete libertà ai vostri elettori. Come è nata questa decisione?

“La nostra posizione è coerente con le proposte che, già da tempo, abbiamo avanzato in Parlamento. Bene l’idea di dimezzare da 10 a 5 anni i tempi per ottenere la cittadinanza, ma da sola non è la soluzione migliore e sicuramente non basta. Bisogna puntare sui processi di integrazione e inclusione dei migranti”.

Perché, se il quesito non vi interessa, non suggerire di non ritirare la scheda, come ha fatto la premier Meloni?

“Non abbiamo mai detto che questo quesito non ci interessa. Semplicemente, abbiamo un’idea diversa dai suoi proponenti e, per tale motivo, lasciamo a ogni nostro iscritto o sostenitore la possibilità di esprimersi liberamente. Quelli della presidente Meloni, invece, sono mezzucci che hanno come fine ultimo il sabotaggio del referendum”.

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Dateci allora la vostra ricetta sulla cittadinanza.

“Lo Ius scholae. Significa legare l’ottenimento della cittadinanza italiana al compimento di un intero ciclo di studi per quei bambini nati o arrivati in Italia entro i 12 anni d’età. Come detto prima, c’è una nostra proposta di legge ridepositata in Parlamento in questa legislatura apprezzata, per giunta, anche dentro la maggioranza di governo. Partiamo da qui”.

Faccia una stima: come crede che finirà sui quesiti?

“Non faccio previsioni ma un appello ai cittadini: recatevi alle urne domenica e lunedì per migliorare concretamente le condizioni di vita e di lavoro di milioni di persone. Meloni e i suoi vivono barricati nel Palazzo e vogliono allontanarvi dalla vita pubblica e democratica del nostro Paese, lasciando che a decidere siano lobby e potentati. Una valanga di voti è la risposta migliore che possiamo dargli”.