
Venezia, 1 settembre 2023 – "Faccio il sindaco di Venezia da otto anni, Lavoro dodici ore al giorno. Gratis. Non sono uno che vuol fare carriera. Però sul terzo mandato...".
Luigi Brugnaro è il primo cittadino (area centrodestra) della città lagunare, classico gioiello di una bellissima Italia. E non si straccia le vesti se non dovesse passare il via libera al terzo mandato. Ma...
"... lo vedrei con favore".
Perché?
"Due paroline magiche: continuità amministrativa".
Finire il lavoro, insomma.
"Proprio così. Mi creda: fare il sindaco è il lavoro più difficile e faticoso del mondo. Molto più del parlamentare o del consigliere regionale. Eppure...".
Brugnaro fa una pausa e scuote la testa.
Eppure, sindaco?
"Eppure per i parlamentari e i consiglieri regionali il vincolo dei due mandati non vale. Perché, mi chiedo? Che differenza fa?".
Ha detto di lavorare 12 ore e forse anche di più al giorno: è faticoso, no?
"Allora, sia chiaro: non sono un eroe. Ma ci metto impegno e passione. Quel che ho imparato è che il sindaco non è un qualcosa di asettico. Non stai chiuso nelle stanze del Palazzo a firmare fogli o a chiacchierare dei massimi sistemi. Macché".
E quindi?
"E quindi stai, mi si passi la frase che potrebbe essere un po’ retorica, davvero in mezzo alla gente. Di più. Sei spesso l’unico, ma proprio l’unico, punto di riferimento per i cittadini. Loro chiedono, e te sindaco devi rispondere, non puoi essere evasivo. Se no, altro che terzo mandato" (risata fragorosa).
E in Europa la situazione è diversa...
"Infatti, a parte il Portogallo che si ferma a tre mandati, altrove i sindaci possono andare avanti, se eletti ovviamente, per tutto il tempo che vogliono. Pensi che ho appena ricevuto il sindaco di Montecarlo che governa da ventun anni e che chiuderà il suo mandato dopo di me, nel 2026".
A livello nazionale solo la Lega è dichiaratamente favorevole al terzo mandato...
"Pare di sì".
Perché “pare“?
"Perché alcuni maligni dicono che la loro idea è di approvare la norma solo per le città sotto i 15mila abitanti. Ma saranno sicuramente malignità...".
E la riforma del presidente del Consiglio che diventerebbe premier?
"Favorevolissimo. Del resto non sarebbe l’ideale avere una personalità a capo del governo in grado di sciogliere le Camere quando la situazione politica sta degenerando? Che cosa di meglio del sindaco d’Italia? Io sono decisamente favorevole a questa soluzione. Semplice ed efficace. Poche chiacchiere e molta praticità: questi devono essere i caratteri distintivi della politica".
E quindi del governo di centrodestra...
"Certo. Io, al di là della mia collocazione politica, non a caso ho fondato Coraggio Italia. E di coraggio il governo di Giorgia Meloni ne ha e ne deve avere".
Ma s’avvicina un autunno caldo o no?
"I problemi ci sono. Soprattutto quelli economici. L’opposizione c’è e fa, deve fare, il suo mestiere. Ma io dico che tutti, ma proprio tutti, non dobbiamo gettare benzina sul fuoco. Sarebbe un grave errore e si inasprirebbero gli animi senza motivo. I problemi vanno risolti con calma e ragionando, non urlando sempre alle emergenze. Il Paese ce la può fare a patto di non uscire dai binari della ragionevolezza".
In attesa del terzo mandato a sindaco di un gioiello come Venezia...
"Fermo subito. Io sono favorevole, ma davvero, la notte riesco ancora a dormire. Insomma, sono sereno. E adesso mi lasci lavorare" (ride soddisfatto).