Venerdì 13 Giugno 2025
PIERFRANCESCO DE ROBERTIS
Politica

Il pontificato di Leone. Lo slancio per la pace tra fede e comunità

Il libro di Antonio Preziosi sulla svolta in Vaticano. Le aspettative per "la via disarmata e disarmante".

Il libro di Antonio Preziosi sulla svolta in Vaticano. Le aspettative per "la via disarmata e disarmante".

Il libro di Antonio Preziosi sulla svolta in Vaticano. Le aspettative per "la via disarmata e disarmante".

L’emozione dell’Habemus papam, la sorpresa del primo papa nordamericano, le premesse e le promesse di un pontificato che si annuncia gravido di significati non solo per la Chiesa ma anche per tutto il mondo. E tra le tante parole che potrebbero dare il senso al periodo che ci accingiamo a vivere ce ne è una che pronunciata in questo momento appare quasi un grido nel deserto. È la parola pace. Ed è sulla pace "disarmata e disarmante" che si concentra l’inizio e la fine dell’ultima fatica letteraria di Antonio Preziosi, attuale direttore del Tg2 e giornalista Rai di grande esperienza, spesso in prima linea nel racconto dei fatti che più hanno contraddistinto la nostra epoca. Leone XIV, la via disarmata e disarmante, Edizioni San Paolo, arriva in questi giorni in libreria, con un’interessantissima e preziosa prefazione del cardinale Pietro Parolin.

La capacità di Preziosi, e ciò che rende davvero particolare il libro, è quella di essere riuscito in pochissimi giorni a cogliere il senso di una missione che già dai primi momenti ha fatto intendere di non voler essere di “normale amministrazione”, anche se a dire il vero nessun papa è di normale amministrazione. D’altra parte nell’eccezionalità del primo papa statunitense, in particolare in una fase storica così complessa che vede proprio gli Stati Uniti in una fase interna tanto delicata, c’è qualcosa che attrae l’attenzione di tutto il mondo, e nel sottolinearne la portata Preziosi è estremamente puntuale. Il direttore del Tg2 ripercorre i momenti salienti dalla fase che va dalla fine delle Congregazioni generali agli ultimi sviluppi di cronaca, e si serve di una prefazione del cardinale Parolin, di grande significato. Parolin, che non è sfuggito alla ferrea legge di “chi entra papa esce cardinale”, ricorda l’atmosfera di grande spiritualità che ha pervaso i cardinali una volta entrati nella Sistina, e lo fa con parole di una serenità sorprendente se pronunciate da uno di coloro che in teoria poteva figurare tra i “grandi delusi”. Evidentemente le logiche della Chiesa, o dello Spirito santo, sono diverse da quelle del mondo, o dei politici.

Preziosi ricorda i momenti salienti di queste prime settimane del pontificato di Leone XIV, e lo fa con una stimolante riflessione sulle radici agostiniane di Robert Francis Prevost, una congregazione che non in molti conoscono (sono certamente più noti i caratteri della spiritualità francescana, gesuita o domenicana, tanto per fare degli esempi). Perché Leone XIV è un “figlio di Sant’Agostino”, come ebbe a ricordare subito dopo l’elezione dalla Loggia delle benedizioni. Una spiritualità molto centrata sulla dimensione della comunità e insieme sulle fede del singolo. Proprio in questo slancio e nella proiezione pubblica che Leone intende dare al suo Ministero (e basta rileggere le riflessioni sulla pace e sul ruolo che la Santa Sede si candida a svolgere), ci suggerisce Preziosi, è lecito immaginarsi un grande pontificato. Un segno di speranza per tutti, laici e cristiani.