"Basta con l’ipocrisia: anche se mascherati, la sinistra e i Cinquestelle hanno fatto i condoni", la mette giù piatta piatta Alessandro Cattaneo, deputato nonché responsabile dei dipartimenti di Forza Italia.
A che cosa si riferisce, scusi?
"L’esplosione degli interventi di ristrutturazione degli edifici con il Superbonus del 110% ha evidenziato in molte occasioni disallineamenti tra la situazione di fatto e le carte depositate al catasto, per cui si è scelto di chiudere un occhio, allargando le maglie. Ancora: dopo il terremoto di Casamicciola è emerso che molte abitazioni lesionate avevano abusi, e tuttavia il legislatore ha deciso di finanziare la loro messa in sicurezza o la loro ristrutturazione. Insomma, di sanatorie ne ha fatte anche il centrosinistra prendendo atto della realtà. Ora il centrodestra pragmaticamente dice: cerchiamo di sanare i piccoli abusi, escludendo ovviamente tutte le situazioni che rappresentano un pericolo per l’ambiente".
In concreto: a quali abusi pensate?
"L’abbattimento di un muro interno non portante, la chiusura di una finestra non autorizzata, la distanza dalla strada provinciale. Sì, perché un tempo non era rilevante poi sono cambiate le leggi ed è cambiata la situazione dell’edificio. Io non voglio fare il giochino delle parti, ma voglio ricordare a chi ci critica che i cosiddetti condoni tombali dei decenni scorsi hanno lasciato in sospeso diverse situazioni cui bisogna provvedere nella consapevolezza che si contano sulle dita di una mano gli amministratori che decidono l’abbattimento di immobili in caso di abusi".
Non è uno schiaffo a chi rispetta le regole?
"No. Credo che l’intervento interessi molti cittadini. Per Forza Italia, come è noto, la casa è un bene primario, da difendere".
Non tutti nella maggioranza sono d’accordo sul condono.
"Sono sicuro che quando entreremo nel merito troveremo un’intesa. Si tratta di operazioni win-win per tutti: il cittadino è contento, lo Stato incassa qualcosa e le comunità si rendono conto che non si tratta di difendere ecomostri, ma di interventi mirati. Confido che pure con la minoranza, smessi gli abiti dell’oppositore a tutti i costi, si possa ragionare".
Secondo il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, i condoni edilizi degli ultimi trent’anni sono costati allo stato 48 miliardi per le opere di urbanizzazione fruttando ’solo’ 15 miliardi.
"Non so da dove abbia preso questi numeri, ma ad occhio, da ex sindaco, mi sembrano improbabili".
Quale potrebbe essere lo strumento per la sanatoria?
"Forza Italia ha presentato in Senato un disegno di legge sulla rigenerazione urbana che potrebbe benissimo comprendere questo intervento. Altrimenti si può inserire nella legge di bilancio qualche norma ad hoc per affrontare situazioni contingenti".
Ma il governo intende andare avanti sulla strada dei condoni? Dalle multe al fisco già ne ha fatti svariati...
"Sono piani diversi. In questo Paese siamo subissati da leggi, e il centrodestra crede che non sempre la burocrazia abbia ragione. Noi vorremmo che il rapporto tra fisco e cittadino diventi finalmente meno conflittuale".
A proposito di conflittualità: la mediazione sugli extraprofitti vi soddisfa?
"Sì, non c’è dubbio".
E sul Superbonus? Come si deve intervenire?
"Premesso che nessun’impresa chiede oggi di prorogare il Superbonus, l’unico vero problema sono i crediti incagliati. Al governo, che pure in materia ha fatto tanto, noi chiediamo di trovare una soluzione perché molte imprese rischiano di fallire. Superato questo scoglio, da forza liberale abbiamo presentato una proposta alla Camera sul riordino dei bonus edilizi che devono avere una durata ampia – magari 10 anni – con una percentuale da definire tra il 60 e il 70 per cento".
Ritiene che, per trovare fondi per la manovra, sia giusto battere la strada delle privatizzazioni? Che cosa volete privatizzare?
"Noi di Forza Italia non siamo statalisti: crediamo che l’interesse pubblico possa essere perseguito meglio da un privato. Vale in ogni settore, non poniamo limiti a questo tema".