Mercoledì 16 Luglio 2025
ELENA POLIDORI
Politica

Il corteo contro il riarmo. In piazza 400 associazioni. La ’benedizione’ di Parolin

Sfilano Conte, Bonelli, Fratoianni e alcuni dem. Il cardinale: bene la mobilitazione. Spunta una mozione di Pd, M5s e Avs per fermare i rapporti militari con Israele .

Sfilano Conte, Bonelli, Fratoianni e alcuni dem. Il cardinale: bene la mobilitazione. Spunta una mozione di Pd, M5s e Avs per fermare i rapporti militari con Israele .

Sfilano Conte, Bonelli, Fratoianni e alcuni dem. Il cardinale: bene la mobilitazione. Spunta una mozione di Pd, M5s e Avs per fermare i rapporti militari con Israele .

In una Roma infuocata si snodano i cortei per la pace, i più radicali – quelli di Potere al Popolo, Usb e studenti palestinesi – che se la prendono con Elly Schlein e Ursula von der Leyen "soldatesse di guerra", ma anche contro Meloni e il suo governo – e l’altra, voluta da M5s e Avs e partecipazioni personali di esponenti del Pd, su cui cala a sera, l’inattesa ‘benedizione’ di Pietro Parolin. "Bene che ci sia una mobilitazione generale per evitare la corsa al riarmo", ha detto il cardinale, appoggiando in questo modo chi si muove in senso contrario, in Europa ma anche dentro il governo. Una posizione che senz’altro ha stupito Palazzo Chigi, ma d’altra parte la posizione vaticana sul tema era nota da tempo.

Ieri in piazza c’erano oltre 400 associazioni e decine di migliaia di persone per a dire no al riarmo, ma con lo sguardo rivolto a Gaza e ora al nuovo fronte in Iran. Bandiere palestinesi e bandiere della pace. Qualche coro antisionista e Bella Ciao. E poi anche la politica: M5s e Avs, presenti con il leader Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Il Pd no. Almeno, non ufficialmente. C’erano i deputati Arturo Scotto e Paolo Ciani, gli europarlamentari Cecilia Strada, Marco Tarquinio e Sandro Ruotolo, il capogruppo Pd in Regione Lazio, Mario Ciarla. Assente la segretaria dem, Elly Schlein, che aveva lasciato libertà di scelta e ufficialmente in Olanda al congresso del GroenLinks (Sinistra Verde) e del PvdA (Partito del Lavoro). Ma se sulla difesa le posizioni sono distinte, Pd con M5s e Avs hanno però ritrovano la compattezza su Gaza, fatto che renderà unico il fronte contro il governo sul tema: ieri è stata infatti presentata una mozione unitaria per chiedere la revoca della collaborazione militare con Israele, firmata dai leader.

Un segno di unità del campo largo, dunque, a fronte della contraddizione che ha espresso il Pd che non ha aderito alla piattaforma, fatto, tuttavia, non enfatizzato da Conte: "Non fate a me queste domande, fatele al Pd. Io non entro in campo altrui. Diciamo che queste battaglie sono troppo importanti, le abbiamo allargate anche con respiro europeo, e poi abbiamo firmato la mozione unitaria e il Pd c’è stato. Io sottolineo anche i passi congiunti e positivamente compiuti insieme". E Fratoianni: "Non è che ogni volta dobbiamo discutere su chi c’è e chi non c’è. Oggi quello che non stona è una piazza grande, piena di persone che con grande forza, dignità, coraggio e chiarezza dicono basta col riarmo, con la guerra e col genocidio". Per Conte è "un popolo" quello che dice no al riarmo, "la stragrande maggioranza" degli italiani. "Questa piazza ha un precedente: il 5 aprile – dice Conte – centomila persone che hanno detto no a riarmo e lo riaffermano ancora oggi. È folle contribuire all’escalation militare, mentre invece si tagliano fondi al welfare". Il leader M5s rilancia poi l’appuntamento all’Aja del 24 giugno in concomitanza con il vertice Nato. "Creeremo, con gli altri leader delle forze europee che condividono questa nostra visione, un confronto permanente e una rete per contrastare sul piano politico europeo e internazionale questa corsa al riarmo".

Di qui la mozione unitaria anche per tenere viva l’attenzione su Gaza. Spiega Conte: "Diciamo no al genocidio in corso a Gaza e non ci lasciamo distrarre dagli attacchi che il criminale Netanyahu sta conducendo in Iran". E Angelo Bonelli chiama in causa il governo Meloni: "Ha umiliato l’Italia. Non esiste più una politica estera, esiste una politica estera in Italia di Trump e Netanyahu. Facciamo quello che dicono loro" ed è "inaccettabile la complicità rispetto al dramma, alla pulizia etnica che sta avvenendo a Gaza".