Domenica 15 Giugno 2025
COSIMO ROSSI
Politica

I cortei del 6 e 7 giugno. Pd diviso tra M5s e centro. Due piazze per i riformisti

La minoranza dem sarà alla manifestazione di sinistra ma anche a quella centrista. E il 21 ci sarà a Roma anche la mobilitazione promossa da 300 associazioni.

La minoranza dem sarà alla manifestazione di sinistra ma anche a quella centrista. E il 21 ci sarà a Roma anche la mobilitazione promossa da 300 associazioni.

La minoranza dem sarà alla manifestazione di sinistra ma anche a quella centrista. E il 21 ci sarà a Roma anche la mobilitazione promossa da 300 associazioni.

Due manifestazioni, anzi tre, per Gaza e la causa palestinese. Una venerdì 6 giugno a Milano, una sabato 7 a Roma e un’altra ancora sabato 21 sempre nella Capitale. Tre appuntamenti che – dopo 20 mesi esatti d’inanità rispetto ai raid perpetrati da Hamas il 7 ottobre 2023 e alla smisurata reazione militare da parte del governo e l’esercito israeliani – sanciscono non solo le divisioni tra e nelle le forze politiche del centrosinistra in merito all’annoso conflitto israelo-palestinese, ma anche e soprattutto quelle tra la classe politica e il popolo militante della sinistra.

A partire dalle comprensibili quanto tardive preoccupazioni che la partecipazione, specialmente giovanile e più bipartisan di quanto non si possa immaginare, in favore della martoriata cittadinanza gazawi non indulga nella riproposizione di nefasti quanto facili tratti di secolare antisemitismo occidentale.

È a partire da questo che si concretizzano i distinguo tra e nelle le forze di opposizione. Ovvero dalla precisazione nient’affatto peregrina che le critiche all’azione terroristica del governo democratico di Bejamin Netanyahu e le ragioni nel nazionalismo israelino si tramutino in antisemitismo, tramite la banale quanto inappropriata via preferenziale dell’antisionismo. Movimento che origina dalla fine del XIX secolo nell’intento prevalentemente laburista e senza iniziali propositi segregazionisti di rimpatriare nella terra d’origine dalla millenaria diaspora rispetto pogrom dell’est europeo e, a seguire, dall’antisemitismo nazifascista. Può apparire pedante, ma è importante.

Sabato 7 giugno sfila perciò – da piazza Vittorio e piazza San Giovanni – il corteo promosso a Roma da Pd, 5 Stelle e Avs. Venerdì invece, con evidente premura per lo shabbat ebraico, ma forse inavvertitamente incurante per il giorno sacro di preghiera islamico, il fronte riformista moderato di Azione, Italia viva e minoranza Pd si è dato appuntamento a Milano. Due manifestazioni unite dalle parole d’ordine in favore della cittadinanza di Gaza e la causa nazionale palestinese contro la brutale azione del governo Netanyahu. Ma divise dalle preoccupazioni rispetto al rischio d’insorgenza di un nuovo antisemitismo di matrice antica.

Oppure unite. Come fanno molti esponenti politici sull’onda della proposta di partecipare ad ambedue gli appuntamenti lanciata dal segretario di +Europa Riccardo Magi. Da Simona Malpezzi a Lorenzo Guerini, da Lia Quartapelle a Graziano Delrio e Alessandro Alfieri, Walter Verini, Pina Picierno, Giorgio Gori, le minoranze dem aderiscono ad ambedue gli appuntamenti. Con Paolo Gentiloni che avverte: il 7 giugno "è molto importante che non ci siano ambiguità nella condanna di Hamas e la richiesta di liberazione degli ostaggi". La piattaforma della manifestazione romana promossa da Pd, 5s, Avs rilancia la mozione presentata in Parlamento per chiedere il riconoscimento dello Stato palestinese e la condanna dei crimini di guerra di Israele. Mentre calendiani e renziani affiancano alla condanna per il governo Netanyahu la sensibilizzazione sul pericolo dell’antisemitismo.

Altra storia invece per il 21 giugno. Alla manifestazione promossa da una rete di oltre 300 associazioni e che, dopo il Pride del 14, potrebbe beneficiare di un effetto onda hanno già aderito Avs, 5 Stelle e Cgil. Mentre il Pd si trova in difficoltà soprattutto rispetto alla contrarietà della piattaforma al progetto di riarmo europeo, su cui il Colle è decisamente in attrito con la linea del Nazareno.