Decreto Green pass obbligatorio, la maggioranza si spacca. La Lega vota la proposta FdI

Inizio giornata disteso quando la maggioranza aveva ritirato gli emendamenti. Ma poi Salvini vota un emendamento dell'opposizione. Meloni: "Contenta che la Lega non si pieghi a sinistra". Letta: "Grave atteggiamento della Lega, inaffidabile per il governo"

Roma, 7 settembre 2021 - La maggioranza si spacca sull'obbligo del green pass con la Lega che vota con Fratelli d'Italia. Una spaccatura non più solo a parole, come avvenuto nelle ultime settimane, ma registrata oggi dal tabellone elettronico dell'Aula della Camera: la Lega prima si astiene sugli emendamenti al decreto che introduce la certificazione verde presentati dalle opposizioni (FdI e Ac) che mirano a eliminare tout court l'obbligo in vigore dallo scorso 6 agosto, ma poi vota assieme a FdI un emendamento a prima firma Giorgia Meloni che chiede di spazzar via l'obbligo del green pass per mangiare al chiuso nei ristoranti. Entrambe le proposte di modifica vengono respinte con i voti contrari di Pd, M5s, Forza Italia, Leu, Italia viva e Coraggio Italia. Ma la tensione, in Aula e fuori dal palazzo, ora diventa forte con i pentastellati e i dem che attaccano i leghisti, accusandoli di "totale incoerenza". Matteo Salvini continua a garantire che il governo è saldo, "zero rischi", ma il voto al fianco delle opposizioni non è un segnale gradito dagli alleati.

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Green pass: le votazioni alla Camera sugli emendamenti (Ansa)
Green pass: le votazioni alla Camera sugli emendamenti (Ansa)

Letta e Conte: "Salvini irresponsabile"

"Sul green pass chiediamo chiarezza, non si può stare nella maggioranza e votare con l'opposizione. Trovo gravissimo l'atteggiamento della Lega, un atteggiamento che dimostra irresponsabilità e che non è un partner di governo affidabile", tuona Enrico Letta. "Non può essere che di fronte a una campagna vaccinale in atto una forza politica che ha addirittura una responsabilità di governo assuma tre atteggiamenti diversi nel giro di poche settimane. Non si può giocare sulla pelle dei cittadini", incalza il leader M5s Giuseppe Conte.

Salvini: "Governo ha sfide più ambiziose"

Ma Salvini tira dritto: "Non penso che il governo dipenda dal fatto che uno voglia andare al ristorante a mangiarsi la pizza con o senza il green pass. Penso che il governo abbia altre sfide ben più ambiziose rispetto a queste".

L'avvio disteso della giornata

Eppure la prima giornata di votazioni sul decreto alla Camera si era aperta con un gesto distensivo: tutti i partiti della maggioranza, compresa la Lega, hanno ritirato gli emendamenti al decreto green pass obbligatorio all'esame dell'Aula della Camera. L'Assemblea riprende così l'esame del provvedimento, mentre tramonta l'ipotesi di ricorso alla questione di fiducia circolata nei giorni scorsi. Il decreto (qui cosa contiene e quali sono le novità) che proroga a fine anno lo stato di emergenza nazionale, introduce l'obbligo del 'green pass' per una serie di attività pubbliche e rivede i parametri sanitari per il passaggio di colore nelle regioni.

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Salvini fa sapere però che il Carroccio è disponibile a sostenere richieste di modifica presentate da Fdi. "Visto che si tratta della salute, del lavoro e della scuola e della vita degli italiani, se ci sono proposte che noi condividiamo, da chiunque arrivino, noi le sosteniamo", ha detto il segretario della Lega parlando dell'esame dell'Aula della Camera sul dl green pass.

"Sulla base di quante nostre proposte saranno accolte valuteremo di conseguenza, ma non è mai stata in discussione la nostra fiducia al governo e a Draghi. Se ci bocciano le nostre proposte voteremo contro. Il Parlamento è fatto per parlare e per discutere. Borghi? La Lega decide unitariamente", ha concluso Salvini.

Fratelli d'Italia

"Sono contenta" che la Lega si sia detta disposta a votare gli emendamenti di FdI "perché credo che la misura del green pass sia irragionevole, non risolve molto sul contenimento del contagio ma distoglie l'attenzione da quello che chiediamo e da quello che manca. Quindi sono contenta che quella parte del centrodestra che ha deciso di sostenere Draghi non si pieghi alla volontà della sinistra", è stata la risposta della Meloni. 

Ministro Giovannini

Il segretario del Pd Enrico Letta invece attacca. "Sul Green pass chiediamo chiarezza, non si può stare nella maggioranza e votare con l'opposizione. Il Green pass è essenziale, ne va di mezzo la salute di tutti. Trovo gravissimo l'atteggiamento della Lega, un atteggiamento che dimostra irresponsabilità e dimostra che la Lega non ha a cuore la salute degli italiani e che non è un partner di governo affidabile. Un partner di governo affidabile non vota gli emendamenti dell'opposizione su una questione chiave".

Pd

"L'intenzione della Lega di votare a favore di alcuni emendamenti di Fdi e di astenersi su quello che chiede l'abolizione del Green pass è un atto irresponsabile. Deve finire l'ambiguità di Salvini che in Consiglio dei ministri condivide le scelte del governo e poi in Parlamento lavora per cancellarli in accordo con Fratelli d'Italia. Salvini decida da quale parte stare, se in maggioranza o all'opposizione del governo Draghi. Giochini per convenienze di partito sono inaccettabili", dice Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.

Forza Italia

Il centrodestra continua a essere diviso. "L'economia si sta riprendendo e abbiamo il dovere di assecondare questa ripresa mettendo il maggior numero possibile di italiani in sicurezza", scandisce il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani. "Forza Italia sostiene l'allargamento dell'utilizzo del green pass a tutti i lavoratori, pubblici e privati e riteniamo si debba fare di tutto per arrivare entro i primi giorni di ottobre all'immunita' di gregge - ribadisce -. E' un obiettivo ambizioso che può, però, essere raggiunto grazie al lavoro del generale Figliuolo e di tutto il personale sanitario italiano che è di altissimo livello".

Lega

Nella Lega le sensibilità restano diverse. "Ritirati gli emendamenti della maggioranza. A seguito di ciò il governo ha detto che non ci sara' fiducia e si potra' discutere in aula il decreto Green pass. Mi sembra doveroso per un minimo rispetto al Parlamento", scrive su Twitter il deputato leghista Claudio Borghi. "Evitando la fiducia si discuteranno e voteranno gli emendamenti di opposizione articolo per articolo - aggiunge - Si discuteranno gli emendamenti di opposizione, in gran parte coincidenti con quelli ritirati. E' questione di forma ma la sostanza è che si discuterà e si voterà articolo per articolo".

"La percentuale delle persone che ha aderito al piano vaccinale è altissima e non avremo problemi - obietta, da Milano, il governatore leghista Attilio Fontana -. Il numero di chi anche all'interno della scuola non potrà svolgere i propri compiti è assolutamente marginal. Ma resta il fatto che il Green pass è secondo noi l'unico modo di uscire dalla fase di emergenza e scongiurare nuove chiusure".

"In base a quante nostre proposte verranno accolte ci comporteremo di conseguenza, non e' mai stata in discussione la fiducia in Draghi o in questo governo", annuncia Salvini. "Qualcuno voleva mettere la fiducia, eliminando la discussione in Parlamento. Invece - prosegue il leader leghista - il Parlamento esiste per parlare, per discutere, e quindi già questo è un passo in avanti per quanto ci riguarda. Noi abbiamo dimostrato buona volontà ritirando tutti gli emendamenti e trasformandoli in ordine del giorno. E' chiaro che se ci bocciano le proposte, voteremo di conseguenza. Come Lega stiamo insistendo sui tamponi gratuiti soprattutto per minori, disabili e famiglie con figli, per garantire scuola e università per tutti".

M5S

A favore dell'obbligo vaccinale si schiera invece il leader del M5s Giuseppe Conte. "Se si arriverà, alla luce dei dati epidemiologici e delle condizioni che ci saranno, alla proposta di rendere obbligatorio il vaccino non lo escludiamo affatto. In questo momento comunque credo che lo strumento su cui puntare sia il green pass in tutti i luoghi di aggregazione, confronto e affollamento", dice l'ex presidente del Consiglio. "Prima si chiude la campagna vaccinale, prima metteremo in sicurezza i cittadini e prima ripartirà l'economia". Intanto, la proposta di obbligo di certificazione verde per l'accesso all'Aula della Camera mette d'accordo un asse trasversale che va da FdI a Pd, Iv e Coraggio Italia.