Governo, l'ultima mossa di Salvini: "Pronto a preincarico"

Il leader della Lega mette sul piatto la sua disponibilità in vista delle nuove consultazioni di Mattarella Governo, lunedì nuove consultazioni. Mattarella: "Ditemi se ci sono altre maggioranze"

Matteo Salvini: "Pronto a preincarico" (Ansa)

Matteo Salvini: "Pronto a preincarico" (Ansa)

Roma, 3 maggio 2018 - Lunedì si avvicina e i partiti sanno di essere entrati nell’ultimo tornante della crisi. Il presidente della repubblica li riceverà al Quirinale per l’ennesimo giro di consultazioni e per farsi dire se sono emerse novità, prima di essere lui ad assumere una iniziativa che a quel punto sarà decisiva. Prendere o lasciare. Così le ultime ore diventano frenetiche. Adesso è Matteo Salvini a spingersi avanti, e a far trapelare la sua disponibilità ad accettare un pre-incarico anche non in presenza di numeri certi. Solo qualche giorno fa, prima delle elezioni in Friuli, quella era l’opzione di Berlusconi ma non di Salvini, che era sempre rimasto un passo indietro rispetto a questa ipotesi. Adesso le cose cambiano, e forse è stata proprio la sconfitta friulana dei Cinquestelle a far mutare prospettiva.

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Salvini sa che non si andrà a votare prestissimo, certamente non a giugno, sa che alla fin fine molti parlamentari (specie grillini) non vogliono andare a casa e quindi si adatta all’idea di far partire un governo a guida leghista per arrivare per lo meno alla primavera prossima. Sa che allungare il brodo metterebbe in forte difficoltà i Cinquestelle, che invece vogliono votare subito per aggirare con una deroga l’auto-regola del divieto del doppio mandato: se le elezioni fossero nel 2019 sarebbe molto difficile per Di Maio e soci sostenere di non aver svolto una legislatura, ancorché non completa, mettendoli quindi di fronte alla difficile scelta di andare a casa oppure (come accadrà) di pagare un prezzo salatissimo a una eventuale eccezione.

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Salvini sa che tanti intorno a lui non vogliono votare, a cominciare da Berlusconi per finire al Pd, e che quindi bene o male qualche alleato nella sua marcia finirà per trovarlo. Il 'problema' per il leader leghista è il Quirinale: Mattarella accetterà di conferire un pre-incarico a qualcuno che non ha numeri certi in parlamento? In passato ciò è accaduto, ma per il momento non pare questo l'orientamento del Colle. 

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