Giovedì 25 Aprile 2024

Governo, Martina: "Pd si astenga su Cottarelli". Boldrini: centrosinistra unito al voto

La proposta del reggente alla Direzione che avrà l'ultima parola sul voto di fiducia. Appello all'unità dell'ex presidente della Camera

Maurizio Martina (Newpresse)

Maurizio Martina (Newpresse)

Roma, 29 maggio 2018 - Esce allo scoperto Maurizio Martina. Il reggente del Pd propone al partito di astenersi sul voto di fiducia al governo Cottarelli. "Il Pd sostiene con piena convinzione l'operato del Presidente Mattarella e la scelta di varare un Governo neutrale che abbia come scopo fondamentale quello di portare in maniera ordinata il Paese alle elezioni anticipate", dichiara Martina. Che definisce la scelta del Colle "inevitabile" vista "la decisione opportunista e grave di M5S e Lega di sottrarsi alla prova di Governo". E mentre il voto sembra la strada segnata e inevitabile, un appello all'unità del centrosinistra giunge da Laura Boldrini, ex presidente della Camera eletta nelle file di Leu. "Di fronte all'attacco al Presidente della Repubblica #Mattarella e di fronte al rischio di una pericolosa deriva populista e sovranista - scrive la Boldrini su Twitter - è necessario che tutte le forze progressiste decidano di allearsi alle prossime elezioni #NonPiuAllaSpicciolata".

LE PAROLE DI MARTINA - "E' proprio per rispettare lo scopo preciso del Governo e la sua necessaria neutralità politica che penso sia opportuno che il Pd si astenga sul voto di fiducia alle Camere", la sintesi delle parole di Martina. L'obiettivo sarebbe quello di evitare "ogni strumentalizzazione di sorta". Già ieri da ambienti dem filtravano dubbi su Cottarelli, pur nella . Il reggente ora porterà la sua posizione in Direzione, cui spetterà l'ultima parola sul comportamenteo da tenere verso il nuovo governo. L'organo si riunirà subito dopo il giuramento dell'esecutivo e ratificherà la decisione dei gruppi parlamentari sul via libera alla fiducia o l'astensione.  L'esponente dem Lorenzo Guerini assicura che la proposta di Martina "è largamente condivisa dai gruppi".  A SkyTg24, Guerini spiega che si tratta "di un scelta chiara: il governo nasce per essere neutrale e portare il Paese a elezioni e l'astensione è coerente" con questo profilo dell'eventuale esecutivo. Movimento 5 Stelle, Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno già espresso il loro parere negativo al tentativo dell'ex commissario alla spending review, incaricato da Mattarella.