Governo news oggi, Di Maio: "Soluzione in 48 ore o elezioni"

Mercoledì o giovedì voto su relazione di Bonafede, che è un "voto sull'esecutivo", insiste il ministro degli Esteri. Mentre Boccia: "Renzi? Confronto aperto ma no ricatti". Bordo: "Pd vuole governo autorevole con base ampia"

Luigi Di Maio posta su Facebook una foto con Alfonso Bonafede: "Sempre uniti e compatti"

Luigi Di Maio posta su Facebook una foto con Alfonso Bonafede: "Sempre uniti e compatti"

Roma, 24 gennaio 2021 - Solo 48 ore di tempo per "un consolidamento della maggioranza" o si va alle urne. Luigi Di Maio fissa un limite per la sopravvivenza del governo Conte, esortando le "forze politiche che si vogliono avvicinare " a farsi avanti. Ma "se dev'essere qualcosa di raccogliticcio sono il primo a dire andiamo al voto". Il ministro degli Esteri chiude la porta a Matteo Renzi: "Noi tra Conte e Renzi scegliamo Conte", dichiara Di Maio, e se Italia Viva "non si ritira la sfiducia non ci saranno presupposti per il dialogo". La deadline fissata da Di Maio è quindi mercoledì, quando si dovrebbe votare sulla relazione annuale del ministro Alfonso Bonafede sullo stato della Giustizia. E il ministro chiarisce che "il voto su Bonafede è un voto sul governo". Poi su Facebook posta una foto in cui si abbraccia con il guardasigilli, scrivendo: "Sempre uniti e compatti!".

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Dopo i M5s, è poi Francesco Boccia, vice presidente dei senatori dem, a spiegare la loro posizione: "Noi ci siamo sempre stati, Renzi lo sa. Possiamo confrontarci in qualsiasi momento, il problema è non farlo con un ricatto, questo non è accettabile. Serve un passo indietro di Iv". Secondo il ministro per gli Affari regionali "o noi ritroviamo le ragioni di questa alleanza sociale che abbiamo costruito un anno fa" oppure "mi pare evidente che non c'è una strada alternativa al giudizio degli italiani. Non è una minaccia, ma una considerazione". Poi conclude: "In questa crisi irresponsabile aperta da Iv non c'è alternativa a Conte premier".

"Il Pd non ha mai puntato e non punta alle elezioni politiche anticipate", aggiunge Michele Bordo, vicecapogruppo del Pd alla Camera. "E' stata la scelta di Matteo Renzi, con l'apertura di una crisi al buio, - prosegue - che ha materializzato il rischio di scivolare verso le elezioni anticipate. Non a caso l'abbiamo criticata come un irresponsabile errore. Ora, in una situazione difficilissima, è il Pd che si sta adoperando per garantire sulla base di un programma legislatura un governo autorevole con una base parlamentare ampia e stabile". Così il vicecapogruppo del Pd alla Camera, Michele Bordo.