Martedì 23 Aprile 2024

Governo italiano, la partita di Maroni

Roberto Maroni e Matteo Salvini (Ansa)

Roberto Maroni e Matteo Salvini (Ansa)

Aveva promesso di voler lasciare il campo, e la sua decisione di non ricandidarsi alla presidenza della regione Lombardia aveva dato concretezza a questa scelta. Ma visto che dalle passioni non ci si dimette, ecco che Roberto Maroni in qualche modo non riesce ad abbandonare la scena. Scrive rubriche su giornali molto letti dalla classe dirigente, si fa intervistare, dà consigli, invia messaggi in codice ad amici ed avversari, interni alla Lega e no.

E cosi in molti si chiedono in queste ore quale sia la vera partita che sta giocando l’ex governatore, ammesso che ce ne sia una. Il suo nome ha iniziato a circolare come possibile premier di un governo di centrodestra appoggiato dal Pd, ma siamo in una fase in cui nomi se ne fanno tanti, la maggior parte per depistare. In tanti,  lui per primo, hanno smentito ma in politica le smentite non contano. A Berlusconi andrebbe benissimo, a una parte della Lega non dispiacerebbe (quella che per esempio vuole rafforzare le intese locali nel nord, altrimenti in difficoltà con una ipotesi Lega-M5S), al Pd chissà, pur di non tornare al voto subito sarebbero disposti anche ad ingoiarlo.

Chi invece, almeno allo stato attuale fa fatica ad accettare, è proprio Salvini, per cui Maroni è prima di tutto un competitor interno al partito. Se il leader leghista riuscirà a tener duro, magari dopo che il suo tentativo sarà fallito, lo vedremo. Nel caso Maroni è sempre li.