Martedì 23 Aprile 2024

Governo, Conte al Colle. Poi vede M5S e Pd. I dem: "Passi avanti, ma serve chiarimento"

Di Maio riunisce stato maggiore M5S. Entro domani altro incontro per sì o no definitivo. Appello di Grillo ai giovani del Pd: "E' il vostro momento"

Il premier Conte tenta di mediare tra 5 stelle e Pd (Ansa)

Il premier Conte tenta di mediare tra 5 stelle e Pd (Ansa)

Roma, 31 agosto 2019 - Dopo la bufera, Giuseppe Conte stamattina è andato al Colle, mentre slittava di tre ore l'incontro chiarificatore con le delegazioni Pd-M5S. Sotto la lente, verosimilmente, la mossa del leader 5 stelle Di Maio, che ieri ha alzato la posta proponendo ben 20 punti nell'accordo di un possibile futuro governo giallorosso. In mattinata - mentre Conte era a colloquio con il presidente Sergio Mattarella - ambienti parlamentari della maggioranza hanno fatto filtrare la notizia, riportata dall'Ansa, che Conte stesse anche ipotizzando la possibilità di rinunciare al mandato conferitogli dal Capo dello Stato, alla luce delle difficoltà emerse nelle ultime ore. Poi, passata la paura, l'ora scarsa di incontro al Quirinale viene descritto da fonti istituzionali come ordinaria prassi fra il conferimento di un incarico per formare il governo e lo scioglimento della riserva, senza implicazioni politiche. E intanto fonti parlamentari ipotizzano che  Conte possa sciogliere la riserva già lunedì. "Abbiamo fatto ulteriori passi avanti, e il presidente si incaricherà di fare una sintesi quasi definitiva", ha detto Delrio al termine dell'incontro con la delegazione M5s e Conte. Ma "sul fronte politico c'è bisogno di un chiarimento, ci aspettiamo che avvenga da qui a breve, ma non era sul tavolo", ha precisato Marcucci.

Un altro incontro Di Maio-Zingaretti-Conte è stato concordato entro domani sera per dire la parola definitiva delle due forze politiche sulla nascita del Conte bis. Il premier incaricato, dopo l'incontro con le delegazioni M5s e Pd, ha lasciato palazzo Chigi e dedicherà le prossime ore a chiudere sul programma del suo nuovo Governo. Di Maio e Zingaretti attendono la sua convocazione. Di Maio intanto ha riunito lo stato maggiore del Movimento.

"Ora Conte ha una grande responsabilità: deve procedere senza strappi, e portare al Colle, nel più breve tempo possibile, una squadra di governo che sia realmente di qualità anche nei nomi scelti", ha aggiunto Marcucci. "Quando si parla, quando gli ultimatum vengono messi a tacere è naturale fare tanti passi avanti. E' quello che è successo oggi durante l'incontro" con Conte e i capigruppo M5s. 

Certo, ieri il clima s'era deteriorato parecchio. Tanto per riassumere: Di Maio aveva sottolineato: "O si seguono questi punti, oppure meglio andare a votare". Ultimatum che ha fatto infuriare i dem, Zingaretti in primis.Tra le priorità dei grillini non c'è la modifica dei decreti sicurezza cara ai dem, mentre la posizione di vicepremier per il capo politico è quasi ineludibile. 

Il leader dem Nicola Zingaretti, a giudicare dal suo post su Facebook, continua a crederci. E sottolinea: "L'apertura di una nuova possibile fase politica e di Governo già ci ha fatto guadagnare 600 milioni di euro. In prospettiva potrebbero essere fino a 15 miliardi. Euro che tornano alle famiglie e alle imprese italiane. Ecco perché continuiamo a chiedere una stagione nuova e un governo di svolta". 

Intanto continua, un po' in sordina, il Totoministri: l'ultimo borsino dà Lezzi e Grillo in bilico, Scannapieco al Tesoro e due possibili tecnici al Viminale.

Da registrare anche il durissimo appello di Salvini a Mattarella: "Metta fine a questo vergognoso mercato delle poltrone, convochi le elezioni e restituisca la parola e la dignità agli Italiani".  

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Appello di Grillo ai giovani del Pd  

Beppe Grillo si rivolge ai giovani del Pd: "Mi rivolgo al Pd. Alla base dei ragazzi del Pd, è il vostro momento questo, abbiamo un'occasione unica, Dio mio, unica. E allora cerchiamo di ricompattare i pensieri, di sognare un attimo a dieci anni con la visione. Abbiamo un'offerta di tecnologia immensa, dobbiamo decidere che tipo di società vogliamo", dice in un video sul blog il comico. E continua: "Ma veramente non ci accorgiamo del momento storico che è questo? C'è da riprogettare il mondo, c'è da rivedere tutti i paradigmi della crescita". Grillo chiama, di fatto, M5S e Pd a deporre le armi e siglare un'intesa. Rinnovabili, urbanistica, tecnologia, idraulica, medicina, agricoltura: sono diversi i temi toccati nel video. "Oggi ogni quartiere è diverso, facciamo discussioni stupide sulla Tav o sul Tap quando ormai le sinergie devono collegarsi tra loro: il camion è forse più conveniente del treno, i camion senza camionisti....", spiega Grillo che attacca: "vedo mancanza di euforia, di divertimento abbiamo da progettare il mondo, dobbiamo abbassare il consumo di energia e di materie prima, passare da 40 ore settimanali a 20 ore. Voglio che comprendiate che questa è una nazione meravigliosa".

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Su su Twitter Nicola Zingaretti risponde a Grillo:

Nuove scintille tra Pd e M5S

I botta e risposta non sono finiti. Dal fronte dem si è fatto vivo il presidente del Pd, Paolo Gentiloni. che ha twittato: "Non pretendo uno sprint, ma un'accelerazione gioverebbe. Alle possibilità di risolvere la crisi e soprattutto alla dignità della politica. Aspettando #Rousseau".

Sul fronte dei 5 stelle invece Alessandro Di Battista è andato al contrattacco: "Ieri alcuni esponenti del Partito Democratico hanno parlato di 'ultimatum' del Movimento 5 Stelle. È davvero paradossale il fatto che quelli del Pd considerino ultimatum idee e soluzioni sacrosante per il benessere collettivo. Oltretutto nei 20 punti presentati ieri ci sono quelle riforme che il Pd e i suoi derivati hanno promesso per 20 anni senza mai realizzarle preferendo cedere agli ultimatum (quelli veri) di Berlusconi".

"Il Pd - ha proseguito Di Battista - si dovrebbe preoccupare degli ultimatum che gli hanno dato ripetutamente milioni di elettori o ex-elettori. Sono loro ad avergli detto: 'o fate una legge sul conflitto di interessi o andate a casa'. Sono loro che hanno votato Sì al referendum sull'acqua pubblica e ancora aspettano che venga rispettato. Sono loro che oggi chiedono a gran voce la revoca delle concessioni autostradali ai Benetton. Il Movimento gli ha messo su un piatto d'argento soluzioni e proposte e loro si lamentano pure?".