Governo, perché Conte e Gentiloni si sono passati la campanella

Una cerimonia consueta, di cui in molti non conoscono il significato

Paolo Gentiloni e Giuseppe Conte (Dire)

Paolo Gentiloni e Giuseppe Conte (Dire)

Roma, 1 giugno 2018 - Ormai è diventato il simbolo dell'inizio di un nuovo governo: la cerimonia della campanella che segue il giuramento di premier e ministri e segna il passaggio di consegne tra il presidente del Consiglio uscente e quello che entra in carica.

Nella storia sono rimasti i passaggi da Prodi a Berlusconi, dallo stesso Berlusconi al professor Monti o, in tempi più recenti, da Enrico Letta a Matteo Renzi, caratterizzato dalla freddezza tra i due protagonisti. Ma cos'è nel dettaglio la cerimonia e come nasce?

L'artefice del rito è Massimo Sgrelli, ex capo del cerimoniale di Palazzo Chigi dal 1992 al 2008. Prima dell'introduzione della campanella nel Salone delle Galere, il passaggio di consegne avveniva lontano dai riflettori nello studio del presidente del Consiglio. Sgrelli ha spiegato che il nuovo cerimoniale è stato scelto per rendere pubblico il passaggio da un governo all'altro. E la campanella? Una scelta simbolica e non casuale: è l'oggetto che il capo del governo usa proprio durante i consigli dei ministri per dare avvio ai lavori.

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