Sabato 20 Aprile 2024

Governo 2018, Di Maio a Salvini: "No alle ammucchiate". Centrodestra, vertice e frizioni

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Combo: Matteo Salvini e Luigi Di Maio (Ansa)

Combo: Matteo Salvini e Luigi Di Maio (Ansa)

Roma, 8 aprile 2018 - Governo in alto mare. In questa pausa pre-consultazioni bis circolano messaggi incrociati da parte delle forze politiche, mentre gli italiani - secondo il sondaggio di Antonio Noto - sono già stanchi dello stallo per il governo e caldeggiano un ritorno veloce alle urne. Dal vertice del centrodestra che si è svolto oggi ad Arcore, Matteo Salvini esce spiegando di non essere disponibile a ricevere un incarico senza essere certo di avere prima una maggioranza chiara in Parlamento. Di parere diverso la leader di Fratelli D'Italia Giorgia Meloni che spiega: "I numeri si cercano". Duro il capo del M5S Luigi Di Maio: "La Lega ha promesso il cambiamento, ma preferisce tenersi stretto Berlusconi e condannarsi all'irrilevanza. Consiglio a Salvini di chiedere l'incarico di Governo e dimostrare come possa governare con il 37%. Da noi la grande ammucchiata non avrà un solo voto".

LA GIORNATA / DI MAIO - "Capisco che Salvini abbia difficoltà a sganciarsi da Berlusconi ma da Arcore non può partire nessuna proposta di cambiamento", dice Di Maio in una video-diretta da Aosta (dove la Regione va al voto il 20 maggio). Non è da lì che può scaturire "un governo di cambiamento ma solo un governo-ammucchiata. Per noi questo film non esiste". E il leader pentastellato precisa: "Non è il governo di cambiamento che vogliamo quello che chiede Salvini, un governo con dentro Meloni, Berlusconi, Salvini e il M5s. Se questa è la sua idea non può essere la nostra. Il nostro obiettivo è mandare avanti le lancette non indietro".

VIDEO Di Maio: "Salvini non può pensare di proporci un governo ammucchiata"

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Ivrea, Di Maio a pranzo con Grillo e Casaleggio. Grigliata e tattiche

POI IL VERTICE AD ARCORE - E' durato circa un'ora il vertice di centrodestra ad Arcore. Prima Matteo Salvini, poi Giorgia Meloni hanno lasciato villa San Martino. Silvio Berlusconi li ha accompagnati alle rispettive auto ed è stato fotografato mentre li salutava con al fianco il suo cane Dudù. Fuori dai cancelli della villa una fan di Forza Italia e alcuni sostenitori con cartelli 'Salvini premier', che il segretario leghista ha salutato dal finestrino. Poi la nota congiunta: "Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno concordato la linea comune da sottoporre all`attenzione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in merito alla formazione del prossimo governo. I tre leader rivendicano la necessità che dopo anni di governi nati da giochi di palazzo, il prossimo esecutivo sia rispettoso della volontà espressa dai cittadini nelle elezioni dello scorso quattro marzo". E ancora: "Quasi il 40 percento degli italiani ha scelto di dare la propria fiducia ai partiti del centrodestra ai quali oggi spetta, indubbiamente, il compito di formare il governo - proseguono -. Gli elementi dai quali i tre leader non intendono prescindere sono: un presidente del consiglio espressione dei partiti di centrodestra, l`unità della coalizione e il rispetto dei principali punti del programma sottoscritto prima del voto, quali il taglio delle tasse, incentivi al lavoro, il blocco dell'immigrazione clandestina, garanzie per la sicurezza dei cittadini e sostegno alle famiglie".

SALVINI PERO'... - Salvini, al terimine del vertice, spiega però: "In settimana continuerò a dialogare con altri (a cominciare da Di Maio) l'unica cosa che escludo è di fare un governo insieme al PD, che ha fatto disastri negli ultimi sei anni. Se ci saranno i numeri per governare sarò orgoglioso di farlo, altrimenti meglio tornare ad ascoltare gli italiani".

L'IDEA DELLA CONTA IN AULA - "I numeri si cercano. L'importante è su cosa". Giorgia Meloni, in studio a Domenica Live su Canale5, ribadisce la sua ricetta per la formazione del governo. "Chiediamo l'incarico e vediamo chi ci sta", sintetizza così la linea che sarà esposta dal centrodestra al prossimo giro di consultazioni. Un confronto "o con i singoli parlamentari o con le forze politiche". "Non ho problemi a dialogare", assicura pur profilando la via dello 'scouting': "Io sono per parlare direttamente con i parlamentari", dice infatti. Anche perché, assicura la leader FdI, quelli per mettere insieme una maggioranza che faccia nascere e tenga in sella un governo "non sono numeri difficilissimi". La Lega però è contraria all'ipotesi di un governo di centrodestra che vada alla 'conta' in Parlamento, precisano però dall'entourage di Salvini. Non c'è un accordo su questo nella coalizione di centrodestra, si sostiene.

E DI MAIO SFIDA ANCORA - Infine arriva il (nuovo) messaggio di Luigi Di Maio: "Quando Salvini vorrà governare per il bene dell'Italia ci faccia uno squillo, gli diremo se saremo ancora disponibili a lavorare con lui al contratto di Governo", scrive su Facebook.

SALVINI FIDUCIOSO - Passa appena un'ora è Salvini risponde a distanza: "Anche il Movimento 5 stelle ha preso tanti voti: l'unica cosa che escludo è di fare un governo col Pd, bocciato dagli italiani. Sono invece fiducioso in un governo con M5s". Parlando a Treviso aggiunge: "Abbiamo voglia di passare dalle parole ai fatti - ha aggiunto -. C'è una coalizione che ha vinto finalmente c'è la possibilità di un governo scelto dai cittadini, si parte da questa squadra, da questo programma".