Giovedì 18 Aprile 2024

Gossip in Parlamento: la deputata Silvestri, i veleni e il test del Dna al figlio. Boldrini: “Solito fango”

Silvestri (FdI) accusata di una relazione clandestina con un collega L’ex presidente della Camera: "Donne screditate per faide tra uomini"

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Un test di paternità per un bimbo di tre mesi per garantire che sia il figlio proprio del suo compagno. È la scelta di Rachele Silvestri, deputata FdI eletta nel 2019 nel Movimento 5 stelle per poi passare un anno dopo al gruppo Misto e aderire infine a Fratelli d’Italia, quando ancora "i sondaggi davano FdI a valori ben lontani da quelli attuali”.

Silvestri affida a una lettera a mezzo stampa la sua scelta di “non stare mai in silenzio”, sottolinea citando Elie Wiesel, di fronte a una calunnia che era rimbalzata tra chat fino a diventare notizia giornalistica, quella cioè che suo figlio fosse frutto di una reazione illegittima con un parlamentare del suo partito, relazione che le avrebbe garantito anche un posto in lista e l’elezione.

“Sono trasecolata". Leggendo la lettera denuncia della deputata Rachele Silvestri, però, l’ex presidente della Camera Laura Boldrini non si meraviglia "che si cerchi di calunniare e delegittimare una donna impegnata in politica col solito registro sessista e misogino".

Presidente Boldrini, che impressione le ha fatto leggere la denuncia della deputata Silvestri sul Corriere della sera?

"Ho appreso la vicenda dalla rassegna stampa e sono inorridita. Mi ha amareggiata che lei si sia trovata a gestire una tale situazione, protrattasi per mesi a quanto pare e che qualcuno l’abbia usata per colpirla politicamente".

Per colpire sia lei che il presunto padre, cui alludono le maldicenze...

"Una cosa spregevole. Come le lettere anonime. Tantopiù deprecabile se attaccano una donna per colpire un uomo: come se lei fosse un semplice strumento. Ma è un comportamento che non mi meraviglia, perché è lo stesso registro in voga da 50 anni: la stessa identica narrazione secondo cui una donna ha ottenuto qualcosa perché ha dato qualcosa in cambio".

Una retorica a cui anche il centrosinistra non si è sottratto dalla discesa in campo di Berlusconi coi suoi costumi allegri... .

"Ho sempre rifiutato questa logica. Trovo miserabile attaccare una donna alludendo al fatto che goda dei favori del capo. Purtroppo Berlusconi non ha mai risparmiato battute sessiste che hanno creato grande imbarazzo e consolidato una mentalità maschilista. Anche con l’età è mancato un atteggiamento rispettoso e sobrio. Di qui ad affermare che le esponenti di Forza Italia abbiano goduto dei suoi favori, non è cosa che mi appartenga".

Non sarebbe meglio concedere un po’ di “vizi privati e pubbliche virtù” rispetto all’invadenza e l’ipertrofia del privato dell’era social?

"Io penso al contrario che chi ha un profilo pubblico debba avere un comportamento privato consono al compito che svolge. Purtroppo vige una mentalità sessista che perdura e attraverso i social diventa pervasiva. Una parte della politica si serve di questi strumenti per rilanciare vecchi stereotipi: usare l’ingiuria e l’epiteto volgare con l’idea di rovinare la reputazione di una donna, secondo una logica arcaica per cui sarebbe lei a doversi vergognare degli insulti invece di chi li esprime".

La compagna di Elly Schlein, tuttavia, si è trovata anch’essa sovresposta suo malgrado. Non si tratta della stessa curiosità morbosa?

"Purtroppo c’è da parte dei media questa morbosa ricerca del privato del personaggio politico. Ma una cosa è una figura istituzionale che perciò deve avere comportamenti privati consoni al suo ruolo. Altra cosa è pensare che sia normale sottoporre le donne che hanno profilo pubblico alla gogna e il linciaggio mediatico all’insegna di atteggiamenti sessisti e misogini".

Il Transatlantico di Montecitorio insegna però che le donne stesse non sono aliene alla calunnia specie nei riguardi delle donne...

"Il patriarcato non colpisce solo gli uomini, ma anche le donne. Ci sono tante donne che non si sottraggono al chiacchiericcio e al pettegolezzo, riaffermando i vecchi stereotipi. È il rumore di fondo che ha rovinato generazioni di donne. E se non se ne prende consapevolezza si continuerà così irrimediabilmente".