Lunedì 4 Novembre 2024
RAFFAELE MARMO
Politica

Giuseppe Conte (M5s): “Un disegno Renzi-Schlein? Il Pd chiarisca, sarebbe grave”

Il leader del Movimento: in Emilia-Romagna confermiamo il sostegno a Michele de Pascale. “Meloni? Sta tradendo tutte le promesse. Ha messo due patrimoniali su pensionati e su chi deve curarsi”

In Emilia Romagna si sta per chiudere l’accordo con il candidato Presidente del Pd, De Pascale. Il M5S alla fine sarà della partita?

"Lo siamo stati convintamente fin dall’inizio - avvisa il leader del Movimento, Giuseppe Conte -. Io stesso ho incontrato De Pascale qualche giorno fa a Roma, rinnovando il nostro impegno a far parte della coalizione a suo sostegno. Con De Pascale, che stimo, il M5S lavora proficuamente da oltre due anni e mezzo. Abbiamo dato il nostro contributo su aspetti fondamentali del programma e ribadito la nostra posizione sul perimetro dell’alleanza rivendicando piena coerenza con i nostri principi e i nostri valori”.

Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle

Quali sono i punti forti del programma?

"È un programma a cui hanno lavorato intensamente anche i nostri esponenti regionali, raccogliendo i contributi dei gruppi territoriali del M5S. Al centro ci sono la sanità - ridurre le liste d’attesa e azzerare i medici ‘a gettone’ attraverso l’assunzione e la valorizzazione del personale sanitario - e il lavoro: penso al salario minimo negli appalti e subappalti della Regione, per porre un argine allo sfruttamento e ai ribassi eccessivi. Ma soprattutto va affrontata con decisione una legge regionale sul clima e serve un deciso cambio di passo sulla transizione energetica. Sulle infrastrutture, stiamo chiedendo soluzioni utili e sostenibili per migliorare la mobilità regionale”.

Lei ha contestato apertamente la posizione di Elly Schlein che insiste sul “niente veti” per tenere aperta, soprattutto a livello nazionale, la porta a Renzi. Perché la posizione della leader Pd è sbagliata?

"Il Movimento ha posto un tema politico serissimo: il nostro modo di fare politica e di stare nelle istituzioni è incompatibile con quello di Matteo Renzi, che fa affari in giro per il mondo e al contempo siede in Parlamento. Dopo 15 anni di attività politica, e un’esperienza di governo, il M5S continua a tenere alta l’asticella dell’etica pubblica: non siamo diventati una struttura di potere o di clientelismo, continuiamo a mettere al centro della nostra azione i bisogni di persone, famiglie e imprese”.

Renzi fa sapere di avere un disegno con Schlein e sostiene che lei lo attacca perché vuole tornare a Palazzo Chigi.

"Se hanno un disegno o meno andrebbe chiesto alla Schlein, ma sarebbe grave se il Pd avesse costruito questo disegno sulla testa del M5S e, aggiungo, di Avs. Le ragioni della nostra opposizione a Renzi non sono di natura personale, ma squisitamente politiche”.

Esisterà, a questo punto, e a quali condizioni, il campo largo o giusto?

"Campo largo è una definizione che per noi non è mai esistita. Siamo sempre stati autenticamente unitari, ma siamo anche seri nei confronti degli elettori che si aspettano un campo coeso, che sta insieme non solo per vincere, ma soprattutto per governare, condividendo una visione comune e obiettivi chiari. Siamo impegnati fuori e dentro il Parlamento per costruire un’alternativa al governo Meloni, ma non si può chiedere al Movimento di rinunciare ai propri principi e alle proprie battaglie”.

Con il Pd ci sono evidenti differenze anche sulla politica estera e sulle guerre.

"Esistono differenze, non le abbiamo mai negate. La nostra posizione, alle Camere e in Europa, è sempre stata chiara: stop all’invio delle armi e impegno affinché il governo promuova politiche di pace in seno alla comunità internazionale. E questo vale tanto più per quanto sta accadendo a Gaza: dopo 12 mesi di sistematico sterminio perpetrato dal Governo Netanyahu va detto senza mezzi termini che la reiterata violazione del diritto internazionale è tale anche quando a compierla è una ‘democrazia amica’ dell’Occidente. Mi auguro che tali discussioni non vengano ignorate nel resto del campo progressista”.

Voterete Agnes in commissione di vigilanza Rai?

"Non solo non la voteremo, ma non parteciperemo nemmeno al voto. Abbiamo sempre detto che la Rai ha bisogno di un Presidente di garanzia, non riconducibile a nessuna forza politica. Il nostro obiettivo è una seria riforma che una volta per tutte liberi la tv pubblica dalle mani dei partiti dopo anni di lottizzazione”.

Come risponde a chi sospetta che fate accordi sottobanco con la Meloni, alludendo alla votazione per il giudice della Consulta?

"È fango, che respingiamo al mittente. Le nostre battaglie contro questo governo parlano per noi. La Meloni sta tradendo tutte le promesse fatte agli elettori, aveva detto che avrebbe tagliato le tasse e invece ha tagliato le rivalutazioni sulle pensioni e ha definanziato la sanità, mettendo di fatto due patrimoniali su pensionati e su chi deve curarsi, mentre 4,5 milioni di cittadini stanno rinunciando alle cure. L’ultima giravolta è sulle pensioni: avevano promesso di cancellare la Fornero e invece ora Giorgetti propone ‘incentivi ai lavoratori per non andare in pensione’. Doppia beffa: per chi sperava di andare finalmente in pensione e per i nostri giovani, per i quali le porte del mercato del lavoro restano chiuse".

Il centrodestra in queste ore sta violentemente attaccando il senatore Scarpinato: lei lo ha invece difeso.

"Sono senza vergogna nell’attaccare un campione dell’antimafia come Scarpinato. Sono gli stessi che non battono ciglio nel tenersi al governo Santanchè e Delmastro e che stanno cancellando i reati di politici e colletti bianchi mentre aumentano le pene per i comuni cittadini che esprimono dissenso politico e fanno resistenza passiva".

A breve l’assemblea costituente del Movimento: con quali obiettivi?

"Ridare ossigeno al Movimento, rilanciare le nostre battaglie e dar vita a nuove proposte per il Paese. Il tutto con un processo di democrazia partecipativa dal basso che non ha eguali in Europa. Questo weekend sono partiti i tavoli deliberativi tra gli iscritti del M5S e il 23 e 24 novembre ci ritroveremo tutti a Roma per l’Assemblea finale".

Come potranno essere risolti i nodi del simbolo e del nome?

"Lo deciderà la base: saranno gli iscritti a decidere se e come modificare nome e simbolo. È un processo costituente che non si può fermare”.

Come sono i suoi rapporti con Grillo?

"Ho sempre rispettato Grillo e il suo ruolo di Garante. Ma nessuno, nemmeno lui, può impedire alla base di discutere e di confrontarsi, in nome di quel principio della partecipazione e della democrazia su cui è nato il Movimento”.