Giulia Bongiorno con la Lega. "Basta caos, riaprire le case chiuse"

L'avvocato sarà capolista: la società ha bisogno di regole

Giulia Bongiorno (ImagoE)

Giulia Bongiorno (ImagoE)

Roma, 19 gennaio 2018 - Avvocato Bongiorno, lei è una penalista di grido, chi glielo fa fare?

"Se devo dire la verità, non lo faccio certo per avere vantaggi economici, né tantomeno per notorietà, ma solo per restituire al prossimo la fortuna che ho avuto. Un piccolo sacrificio per condividere con gli italiani tutto quello che ho ricevuto, ed è stato davvero tanto".

Cosa l’ha spinta ad accettare l’offerta di Salvini?

"Noi viviamo in una società che ha un forte deficit di regole e doveri. Parliamo troppo, e spesso a vanvera, di libertà e diritti. Tante belle parole e principi che poi si trasformano inesorabilmente in abusi e arbitri. È ora di dire basta e servono leggi per impedirlo. Su questo punto io sono totalmente d’accordo con Salvini".

Come l’ha convinta?

"Mi ha convinto con la sua decisione su quello che vuole fare. Salvini ha le idee molto chiare, in particolare sulla necessità di sanzioni e regole per chi sbaglia. Non è stata una candidatura improvvisata, ma frutto di molti incontri e riunioni con Salvini. È stata una scelta ponderata, non certo d’istinto".

La Lega ha cancellato la parola Nord dal simbolo, cerca di sfondare al Centro sud e vuole dimostrare di essere inclusiva. È il motivo per cui la ingaggia?

"Questo è quello che ha spiegato il segretario e sinceramente non mi disturba affatto. Però voglio precisare che se ci fosse ancora la parola Nord nel simbolo, io non mi sarei mai candidata. Sono di Palermo, la mia famiglia è siciliana doc, e sarebbe stato quantomeno imbarazzante e incoerente".

Salvini ha detto ‘la sua candidatura mi riempie di orgoglio’, lei invece che sentimenti prova?

"Sono emozionata. Avrei potuto continuare a seguire a 360 gradi il mio studio e i miei clienti senza tornare in prima linea. Avrei certamente guadagnato di più, ma voglio lasciare il segno per il bene dei miei concittadini".

Che cosa promette di fare? 

"Voglio contribuire a rinnovare e rendere più moderna la giustizia e tutelare maggiormente le donne e i minori. Troppe volte nelle cause di separazione i bambini vengono usati come merce di scambio e strumento di ricatto. È inaccettabile. Serve una legge ad hoc".

E per la tutela delle donne?

"Voglio portare in Parlamento l’esperienza della fondazione Doppia Difesa fondata insieme a Michelle Hunziker, come fatto già in passato con l’approvazione della legge sullo stalking, il mio più grande orgoglio".

Nel 2010 votò la sfiducia al governo Berlusconi seguendo Fini. Come sono i suoi rapporti attuali con Forza Italia? Hanno fatto obiezioni?

"Non mi sembra ci siano state obiezioni. Anzi. Dal 2010 a oggi la vita è andata avanti. Quella è acqua passata. Io ho sempre avuto rapporti di stima e amicizia con Mara Carfagna, con cui ho condiviso tante battaglie sulle donne. Ma anche con Ghedini, di cui condivido la necessità di maggior garantismo. Non ci saranno problemi con Forza Italia".

Lei ha già fatto il presidente della commissione Giustizia: che cosa le ha promesso Salvini?

"Salvini non mi ha promesso nulla. Non abbiamo accordi in tal senso. Non mi servono l’etichetta o la scrivania perché non mi interessa una poltrona. Voglio tradurre in leggi, regole e doveri i principi che condivido con la Lega".

Possibile che condivida proprio tutto di Salvini, anche le posizioni su vaccini e case chiuse?

"Certo. Sulle case chiuse serve una regolamentazione, basta con il caos. Le prostitute consapevoli devono pagare le tasse, ma questo certo non significa abolire le sanzioni penali per chi sfrutta le donne. Ed anche sui vaccini condivido la sua posizione. Mio figlio l’ho vaccinato per scelta e non perché obbligata dalla legge".