Sabato 5 Ottobre 2024

Giorgia Meloni, scherzo telefonico di comici russi: “Stanchezza sulla guerra in Ucraina”. Palazzo Chigi: “Ingannati da impostore”

La conversazione tra la premier e il duo Vovan e Lexus è avvenuta il 18 settembre scorso. Uno dei due si è spacciato per un politico di alto rango africano

Roma, 1 novembre 2023 – Scherzo telefonico alla premier Giorgia Meloni da parte di due comici russi, specializzato in questo tipo di burle. Il duo Vovan e Lexus (nomi d'arte di Vladimir Kuznetsov e Aleksej Stoljarov) è riuscito a parlare con la presidente del Consiglio spacciandosi per un politico di alto rango di un Paese africano, che si lamentava del fatto che non si potesse chiedere aiuto alle organizzazioni europee perché "tutti i soldi della Ue vanno all’Ucraina".

Nell’audio, la cui registrazione è stata postata sulla piattaforma online canadese Rumble e ripresa poi dall'agenzia russa Ria Novosti, Meloni commenta che "c'è molta stanchezza da tutte le parti" sul conflitto e "si avvicina il momento in cui tutti capiranno che abbiamo bisogno di una via d'uscita". La premier spiega anche che "la controffensiva dell’Ucraina potrebbe non andare come previsto" e, quindi, "tutti capiscono che potrebbe durare molti anni se non cerchiamo di trovare una soluzione".

Giorgia Meloni vittima di uno scherzo telefonico del duo comico russo Vovan e Lexus (piattaforma Rumble)
Giorgia Meloni vittima di uno scherzo telefonico del duo comico russo Vovan e Lexus (piattaforma Rumble)

Poi aggiunge: "Il problema è trovare una soluzione che sia accettabile per entrambe le parti, senza violare il diritto internazionale. Ho alcune idee su come gestire questa situazione, ma sto aspettando il momento giusto per provare a presentare i miei pensieri". Gli ucraini comunque, aggiunge, "stanno facendo quello che devono fare, quello che è giusto fare, e noi cerchiamo di aiutarli".

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Una parte della conversazione è dedicata agli sbarchi dei migranti sulle coste italiane. "L'Europa - afferma Meloni - ha pensato per un sacco di tempo che poteva risolvere il problema limitandolo all'Italia. Quello che non capiscono è che è impossibile. La dimensione di questo fenomeno è tale che coinvolge non solo la Ue, ma a mio parere anche l'Onu. Il problema è che gli altri non se ne curano e tutti concordano che l'Italia deve risolvere questo problema da sola". E c'è anche un breve cenno alla Libia. "Potremmo discutere per ore – dice la premier – cosa è successo in Libia. Forse oggi qualcuno capisce che la situazione del dopo non è stata così buona, non è stata migliore".

La nota di Palazzo Chigi

Sul caso è intervenuto direttamente Palazzo Chigi, esprimendo rammarico per la 'trappola' tesa dai comici e ricostruendo i fatti. "L'Ufficio del Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio dei Ministri si rammarica per essere stato tratto in inganno da un impostore che si è spacciato per il Presidente della Commissione dell'Unione Africana e che è stato messo in contatto telefonico con il Presidente Meloni", si legge nella nota. L'episodio, spiega ancora Palazzo Chigi, "è avvenuto il giorno 18 settembre nel contesto dell'intenso impegno sviluppato in quelle ore dal Presidente Meloni per rafforzare i rapporti con i leader africani con i quali ha avuto importanti incontri a margine dell'Assemblea Generale dell'Onu tra il 19 e il 21 settembre".

Inoltre fonti di Palazzo Chigi rimarcano come “nonostante il tentativo di farle dire frasi 'scomode' Meloni ha invece ribadito nella sostanza le posizioni assunte dal governo, pur nei toni consueti di estrema cortesia formale che si tengono in interlocuzioni con rappresentanti istituzionali stranieri. Il presidente del Consiglio, nonostante le provocazioni, ha confermato il pieno sostegno all'Ucraina e le politiche italiane di contrasto all'immigrazione illegale".

Opposizioni all’attacco

"Una figuraccia planetaria”, scrive su Facebook il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, commentando lo scherzo telefonico ai danni della premier. "Meloni ha svelato verità che non ha mai raccontato agli italiani”, prosegue. Continua a mandare armi a oltranza in Ucraina e a inseguire questa escalation militare ma si mostra lei stessa consapevole che occorre trovare una via d'uscita negoziale che tuteli gli interessi di entrambe le parti”, scrive ancora. “Ma soprattutto ammette di non avere ancora trovato il coraggio di portare ai tavoli che contano una posizione diversa dell'Italia, che offra finalmente una soluzione negoziata”.

Duro il numero uno di Italia viva, Matteo Renzi. "Che figuraccia per l'Italia e per Giorgia Meloni”, scrive sui social. “Avendo lavorato qualche anno a Chigi mi chiedo come sia possibile raggiungere un livello di superficialità così devastante che fa fare una figuraccia non solo alla Meloni ma alla Repubblica italiana", aggiunge. 

Critico anche il Pd: "La pezza peggio del buco”, commenta il deputato dem ed ex ministro del Lavoro, Andrea Orlando. “Per la verità, al di là della distanza tra la retorica che usa in pubblico e l'approccio più misurato e realistico che usa al telefono, non dice nulla di sconveniente”, scrive sui social. “Evidentemente il suo staff è stato 'bucato'. Arrivano le scuse. Ci si aspetterebbero provvedimenti conseguenti. No, arriva una nota del sottosegretario Fazzolari nella quale si spiega che siccome Putin è in difficoltà nella guerra con l'Ucraina ricorre a questi mezzi. Sciocchi noi che pensavamo che le difficoltà di Putin potessero tradursi in una ulteriore escalation militare, con ulteriori attacchi alla popolazione civile e alle infrastrutture, con ritorsioni sulle esportazioni del grano e di questo ci preoccupavamo. No, Fazzolari ci ha spiegato questo importante retroscena. Putin, disperato per l'insuccesso militare, ha deciso di sostituire la Wagner con gli omologhi russi di 'Scherzi a parte'".