Berlusconi da Giletti: "Il merito di Renzi? Ha chiuso col comunismo"

La figlia Marina? "E' specialissima, mi è anche sorella e madre". Il Milan? "Non lo guardo più"

Silvio Berlusconi intervistato da Massimo Giletti (Lapresse)

Silvio Berlusconi intervistato da Massimo Giletti (Lapresse)

ROma, 21 gennaio 2018 - Silvio Berlusconi arriva più di mezz'ora dopo nello studio di Massimo Giletti a 'Non è l'Arena' su La7. Il copione è già scritto: nuovo attacco ai grillini, "una setta", e ai soliti giudici rei, secondo l'ex premier,  di averlo sottoposto a 77 processi e 3.600 udienze, dalla discesa in campo in avanti. Non si scopre sul nome del possibile candidato premier, anche se ammette di avercelo  in mente: "Sarà una persona autorevole, anche in campo internazionale. Io non posso essere né ministro degli Esteri, né presidente del Consiglio", e rilancia la flat tax, cuore del suo programma elettorale. 

Poi, ovviamente, parla di politica. In primis di Matteo Renzi a cui riconosce un merito: ha chiuso con la tradizione comunista del suo partito, anche se ormai ha trasformato il Pd "in una scatola vuota che si riempie solo con aspirazioni di potere". A Gentiloni, invece, riconosce una certa eleganza, anche espositiva, mentre lo boccia su tutta la linea come presidente del Consiglio

 Silvio parla anche della sua famiglia, contrarissima al suo ritorno in prima linea sulla scena politica, e soprattutto dell'amatissima figlia Marina. "E' una persona specialissima, perché mi assomiglia", scherza il Cavaliere. "Ho cinque figli uno più bravo dell'altro - aggiunge - sono stato molto fortunato. Perché Marina mi è diventata anche sorella e madre". 

Non tralascia di parlare del Milan - le cui partite confessa - "non guardo più perché il modulo di gioco è contrario a tutti i miei principi calcistici con cui sono diventato il presidente più premiato della storia". Infine, breve siparietto sulla querelle Scalfari-De Benedetti. Berlusconi si schiera con il fondatore di Repubblica: "Ha detto che preferisce me ai grillini? Si vede che con l'avanzare dell'età è diventato saggio...".