Morto Gianni De Michelis, socialista ed ex ministro. Aveva 78 anni

Si è spento a Venezia dopo lunga malattia. Tra i primi a ricordarlo Bobo Craxi e Riccardo Nencini, che sottolinea: "Lasciate stare i capelli lunghi. Era un politico colto, coi fiocchi"

Addio a Gianni De Michelis (Ansa)

Addio a Gianni De Michelis (Ansa)

Venezia, 11 maggio 2019 - Lutto nel mondo della politica. E' morto Gianni De Michelis. Aveva 78 anni. Ex esponente di spicco del Psi di Craxi e per molti anni ministro degli Esteri, dal 1976 al 1993 è stato deputato socialista. De Michelis era malato da tempo e si è spento nella notte. I funerali si terranno a Venezia in forma strettamente privata.

Tra i primi a ricordarlo è Bobo Craxi, figlio di Bettino, con un tweet affettuoso: "Gianni De Michelis é stato per tanti di noi un maestro politico, un uomo di Stato, un Socialista Democratico di valore. Con animo pieno di dolore ho appreso la sua scomparsa". E la sorella Stefania Craxi rimarca: "Gianni è stato un grande uomo di governo ed un compagno leale di mio padre, nella buona e nella cattiva sorte, a cui non fece mai mancare la sua vicinanza negli anni dell'esilio tunisino".

Lo ricorda anche l'ex segretario del Psi Riccardo Nencini: "È morto Gianni De Michelis. È stato un grande ministro degli Esteri. L'Europa gli deve molto, la sua visione del ruolo dell'Italia nel mediterraneo e nei Balcani è tutt'oggi valida. Lasciate stare i capelli lunghi. Era un politico colto, coi fiocchi"

De Michelis, riferisce Nereo Laroni, ex deputato Psi ed ex sindaco di Venezia, era ricoverato da qualche giorno all'ospedale di Venezia, per il peggioramento delle condizioni generali di salute: non riusciva più ad alimentarsi, ed era stato necessario il ricovero. "Ero stato a trovarlo a casa l'ultima volta una quindicina di giorni fa - ha detto Laroni - e purtroppo non era più cosciente".

MATTARELLA - Con lui scompare "uno dei protagonisti della attività di governo dell'ultima parte del Novecento", scrive in un messaggio il presidente della Repubblica. "Intelligente e appassionato esponente della causa socialista ha segnato con la sua azione una significativa stagione della politica estera del nostro Paese, nella fase che faceva seguito al venir meno del contrasto est/ovest", aggiunge Sergio Mattarella. "Le sue intuizioni e il suo impegno sulla vicenda europea, dei Balcani, del Medio Oriente e del Mediterraneo, hanno consolidato il ruolo internazionale dell'Italia e contribuito alla causa della pace e della cooperazione internazionale".

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LA VITA -  Cresciuto in una famiglia metodista, De Michelis, dopo aver avuto simpatie adolescenziali e giovanili monarchiche, missine e infine radicali, aderisce da studente universitario al Partito Socialista Italiano nel 1960, e nel 1962 diviene presidente dell'Ugi, movimento universitario di sinistra, e si occupa di politica universitaria ricoprendo cariche nell'Unuri.

Nel 1963 si laurea in chimica all'Università degli Studi di Padova e inizia subito l'attività accademica, prima come assistente e poi come professore incaricato, divenendo infine professore associato di Chimica nel 1980 presso l'Università Ca' Foscari di Venezia. Dopo un lungo periodo di aspettativa dovuto agli impegni politici ed istituzionali è tornato all'insegnamento universitario dal 1994 fino al 1999.

LA CARRIERA POLITICA - Nella sua carriera politica è stato deputato dal '76 al '94 e più volte ministro negli anni '80 e '90 (Partecipazioni statali, del Lavoro, degli Esteri). Dall'88 all'89 è stato anche vicepresidente del Consiglio. Componente dei governi Cossiga, Forlani, Spadolini, Fanfani, Craxi, De Mita e Andreotti, è stato sicuramente uno dei protagonisti della Prima Repubblica.

Sin dal '69 De Michelis è componente della direzione socialista, e poi diventa responsabile dell'organizzazione. Con Riccardo Lombardi, nel 1976, appoggia l'elezione alla segreteria di Bettino Craxi, di cui rimane sostenitore anche dopo l'abbandono di Lombardi della sua stessa corrente, guidata da Claudio Signorile, e diviene membro della direzione nazionale del partito per tutta la durata della segreteria Craxi, nonché presidente del gruppo socialista alla Camera tra il 1987 e il 1988 e vicesegretario nazionale del partito tra il 1993 e il 1994.

La sua esperienza nelle istituzioni inizia come consigliere e assessore all'urbanistica del Comune di Venezia (1964); in seguito è stato deputato alla Camera (dal 1976 al 1994), Ministro delle partecipazioni statali (dal 1980 al 1983), Ministro del lavoro e della previdenza sociale (1983-1987), vicepresidente del Consiglio dei ministri (1988-1989) e infine Ministro degli affari esteri (dal 1989 al 1992).

PERSONAGGIO PUBBLICO - Negli Anni '80 era famoso - e aveva fatto scalpore nell'opinione pubblica - per la sua passione per il ballo: De Michelis era appassionato di discoteche fino a diventarne un estimatore, tant'è che decise di raccogliere i più importanti locali notturni in una guida illustrata. Molto nota e sottolineata dalle cronache del tempo anche la sua passione per le donne. A questo proposito, è noto un commento di Enzo Biagi che lo definì"un avanzo di balera", per sintetizzare in tre parole i problemi giudiziari che avrà con Tangentopoli e la propensione al ballo. De Michelis è stato sposato con Stefania Tucci, consulente fiscale.

TANGENTOPOLI - Insieme a tutto lo stato maggiore e la classe dirigente socialisti, anche De Michelis viene travolto dagli scandali di Tangentopoli. Per quel che lo riguarda, a seguito delle inchieste giudiziarie del pool di 'Mani pulite', è stato sottoposto dal 1992 a 35 diversi procedimenti giudiziari. Oltre alle moltissime assoluzioni, è stato condannato in via definitiva a: 1 anno e 6 mesi patteggiati per corruzione nell'ambito delle tangenti autostradali del Veneto e a 6 mesi patteggiati nell'ambito dello scandalo Enimont. La pena, ammontante in totale a 2 anni di reclusione, è stata sospesa con la condizionale.