Gelmini contro Ronzulli: scintille allo Xanax. E la ministra lascia Forza Italia

Scontro violento avvenuto nell'aula di Palazzo Madama. Poi l'addio della ministra: "Forza Italia ha voltato le spalle agli italiani e ha ceduto lo scettro a Matteo Salvini"

Forza Italia, la ministra Gelmini e la senatrice Ronzulli

Forza Italia, la ministra Gelmini e la senatrice Ronzulli

Roma, 20 luglio 2022 - Il ministro Mariastella Gelmini lascia Forza Italia. L'ultima scintilla lo scontro con la senatrice Licia Ronzulli appena fuori dall'Aula del Senato, dopo la decisione del partito di non votare la fiducia al governo Draghi. Ma le motivazioni sono della decisione di Gelmini sono più profonde.

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La decisione del ministro Gelmini

 "Ho ascoltato gli interventi in Aula della Lega e di Forza Italia, apprendendo la volontà di non votare la fiducia al governo (esattamente quello che ha fatto il Movimento 5 Stelle giovedì scorso)", fa sapere in una nota il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Gelmini. In un momento drammatico per la vita del Paese, mentre nel cuore dell'Europa infuria la guerra e nel pieno vortice di una crisi senza precedenti, una forza politica europeista, atlantista, liberale e popolare oggi avrebbe scelto di stare, senza se e senza ma, dalla parte di Mario Draghi. "Forza Italia ha invece definitivamente voltato le spalle agli italiani, alle famiglie, alle imprese, ai ceti produttivi e alla sua storia, e ha ceduto lo scettro a Matteo Salvini. Se i danni prodotti al Paese dalle convulsioni del Movimento 5 Stelle erano scontati, mai avrei immaginato che il centrodestra di governo sarebbe riuscito nella missione, quasi impossibile, di sfilare a Conte la responsabilità della crisi: non era facile, ma quando a dettare la linea è una Lega a trazione populista, preoccupata unicamente di inseguire Giorgia Meloni, questi sono i risultati. Questa Forza Italia non è il movimento politico in cui ho militato per quasi venticinque anni: non posso restare un minuto di più in questo partito".

La lite tra Gelmini e Ronzulli

Prima di questa decisione ci sarebbe stato un forte scontro all'interno di Forza Italia, da quanto viene fuori da fonti parlamentari. Uscendo dall'aula del Senato, dopo la replica del presidente Draghi, la senatrice Licia Ronzulli avrebbe gridato al ministro Mariastella Gelmini: "Vai a piangere da un'altra parte e prenditi lo Xanax". E Gelmini a Ronzulli: "Contenta ora che hai mandato a casa il governo?".

Uno scambio che viene dopo che la ministra aveva urlato contro i senatori di Forza Italia di star facendo cadere il governo Draghi seguendo la linea Ronzulli. Ma uno scambio che si riferisce anche alla decisione di Forza Italia di non votare la fiducia al governo Draghi e che rileva la tensione di questi momenti in cui c'è attesa per capire cosa succederà. La ministra Mariastella Gelmini ha detto, anche negli scorsi giorni, che avrebbe appoggiato il governo, a prescindere dalle evoluzioni; la senatrice Licia Ronzulli, invece, pare essere più protesa verso la Lega, tra i cui parlamentari oggi c'è chi ha fatto notare che Draghi con il suo discorso in Senato è stato addirittura più assecondante con le richieste provenienti dai Cinque Stelle: sì al programma di protezione sociale, sì al salario minimo, sebbene in linea con la direttiva europea. Sì al reddito di cittadinanza, anche se riveduto e corretto. L'unico 'sfregio' sul rigassificatore di Piombino e sull'Ucraina, con la linea atlantista che non viene messa in discussione. "In definitiva, sembra il programma del Pd", è il commento che arriva da un parlamentare della Lega. Sullo sfondo c'è il colloquio di ieri tra Draghi ed Enrico Letta, non visto di buon occhio dal Carroccio. 

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