Giovedì 25 Aprile 2024

Gasparri: "Berlusconi merita rispetto. Non esiste un’altra maggioranza"

Il senatore di FI: "Il nostro strappo? Era tattico. Al secondo turno avremmo votato per La Russa"

Maurizio Gasparri

Maurizio Gasparri

Roma, 17 ottobre 2022 - Maurizio Gasparri, è vero che si sta lavorando per una ricucitura con Giorgia Meloni?

"Credo all’idea di centrodestra, come allievo di Tatarella (Pinuccio, ndr), sin da prima che Berlusconi scendesse in campo e la rendesse reale. È nota la mia posizione per l’unità del centrodestra, anche nei momenti più difficili. Berlusconi ha il merito di aver creato il centrodestra, di averlo difeso quando ha vinto, quando ha perso e dopo aver subito attacchi personali di ogni tipo. Dipendesse da me, la coesione andrebbe difesa con i denti. Giorgia Meloni è la guida del centrodestra per i voti ricevuti, ora bisogna andare avanti, governare, affrontare i problemi drammatici del nostro tempo, c’è un’agenda spaventosa davanti a noi. Ci sono stati problemi e incomprensioni, ma vanno superati in nome di un supremo interesse del Paese".

Si, però poi non avete votato La Russa ,e quel foglietto al Senato del Cavaliere…

"Non entro nel merito, l’episodio andrà chiarito tra Berlusconi e Meloni. Mi auguro che ne parleranno: di fronte alla Russia che minaccia l’atomica che fanno, non si parlano?"

C’è da superare il caso Ronzulli che ha innescato il cortocircuito al Senato.

"È nata questa vicenda che ha creato tensioni e strascichi, che pensavamo si sarebbero limitati alla prima votazione. Noi alla seconda avremmo votato per La Russa, come era stato detto. Loro hanno poi ottenuto voti per assicurarsi l’elezione al primo turno. Ma dubito che quella maggioranza diversa possa ripresentarsi quando voteremo la legge di Stabilità. Non esistono maggioranze alternative a quella uscita dalle urne. Il non voto a La Russa è stata una reazione a un clima nervoso. Non si pensava di arrivare ad uno strappo".

Ma ora una parte di FI che vuole davvero lo strappo?

"Lo escludo tassativamente. Mercoledì ci sarà la riunione per completare gli uffici di presidenza delle Camere. Lì capigruppo si devono parlare, c’è un gioco di equilibri che precede le consultazioni al Quirinale. Poi ci sarà l’ incarico. Entro la prossima settimana potrebbe nascere il nuovo governo".

Se la Meloni dovesse penalizzare Forza Italia nel governo, accettereste in nome dell’interesse della Nazione o no?

"Sono certo che il buon senso prevarrà e che si terrà conto degli equilibri quantitativi e qualitativi che devono portare alla nascita del governo. Escludo per definizione rotture e la non-nascita del governo".

Una maggioranza diversa senza Forza Italia è possibile?

"Giorgia Meloni ha basato la campagna elettorale sulla coerenza, ha sempre detto che mai governerà con il Pd o altri non di centrodestra. Escludo che una leader politica alla sua prima prova di governo importante faccia una maggioranza diversa da quella che è uscita dalle urne. Chiamate quelli dell’opposizione che hanno votato La Russa e chiedetegli se vogliono votare il programma di centrodestra, la legge di Stabilità, le leggi sull’immigrazione più severe che faremo e le politiche della famiglia o altre cose. Ecco io credo che quei franchi soccorritori, ammesso che siano identificabili, non lo farebbero, quindi non è possibile una maggioranza diversa. È irrealistico".

Ramoscello d’ulivo?

"Berlusconi ha posto questioni per la soluzione di problemi che a noi stanno a cuore: l’economia, la riforma della giustizia. Io mi auguro soprattutto che scoppi una scintilla di rapporto umano tra tutti quanti, consapevoli che c’è una responsabilità enorme da condividere in un momento durissimo del Pianeta. L’importante è trovare un clima non rancoroso. Berlusconi ha fondato il centrodestra e ha la storia che ha, bisogna tenere conto della storia di ciascuno. Dybala oggi fa i gol, ma se Totti attraversa la strada la gente per l’affetto ferma il traffico".

Berlusconi come Totti?

"E mica è offensivo… È un paragone affettuoso…".