Giovedì 18 Aprile 2024

Rai, il cda dà l'ok a Foa presidente per la seconda volta

La nomina di Foa deve ora passare al vaglio della commissione di Vigilanza. Ma stavolta dovrebbe passare grazie ai voti di Forza Italia. Il Pd però promette battaglia

Marcello Foa nella sede Rai (Ansa)

Marcello Foa nella sede Rai (Ansa)

Roma, 21 settembre 2018 - Ok a maggioranza dal Cda della Rai alla nomina - per la seconda volta - di Marcello Foa come nuovo presidente della tv pubblica. Come da previsione, il giornalista ha raccolto i voti favorevoli di 4 consiglieri, un voto contrario (quello di Rita Borioni, in quota Pd) e un astenuto (quello di Riccardo Laganà, rappresentante dei dipendenti). Foa non ha partecipato alla votazione, per ovvie ragioni di opportunità. In pratica di è ripetuto quanto già successo alla prima tornata di votazione, un paio di mesi fa. 

La nomina di Foa deve ora passare al vaglio della commissione di Vigilanza parlamentare, il cui parere favorevole con i due terzi dei componenti (quindi almeno 26 commissari) è vincolante. Prima dell'estate il quorum non fu raggiunto perché mancarono i voti di Forza Italia. Voti che, però, questa volta dovrebbero arrivare, visto l'accordo trovato nel centrodestra con il vertice dapprima ad Arcore tra Berlusconi e Salvini e ieri poi, anche sulle elezioni regionali del prossimo anno, tra FI, Lega e Fratelli d'Italia. La Vigilanza dovrebbe riunirsi martedì e audire Foa prima di procedere alla votazione. 

IRA PD - La nomina ha scatenato nuove proteste da parte del Pd. "Ho presentato formale diffida a procedere all'elezione di Marcello Foa, visti i chiarissimi profili di illegittimità della stessa - dice la stessa Borioni -.  A questo punto mi riservo qualsiasi azione a tutela dell'azienda stessa. La Rai non dovrebbe forzare regole e procedure consolidate per sottostare ai diktat di alcune fazioni politiche". Il deputato dem Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza, parla di "abuso senza precedenti". Forza Italia e Silvio Berlusconi commettono un errore madornale: lasciano mano libera a Salvini e Di Maio sul servizio pubblico, senza alcun contrappeso e senza le garanzie previste per legge. Con Foa presidente viene meno lo strumento previsto per legge, la presidenza di garanzia, per tutelare il rispetto delle minoranze", continua. Per Davide Faraone, capogruppo Ps in commissione di Vigilanza Rai, si tratta di "voto illegittimo".

LA REPLICA - «Il Pd, artefice del Patto del Nazareno, fa le pulci sul voto del Cda della Rai. Capiamo che a loro il profilo di Foa non piaccia, ma a un certo punto dovrebbero farsene una ragione. Il Cda della Rai si è espresso liberamente, sfidando tutte le loro minacce. Dopo anni di lottizzazioni e una legge becera fatta nella speranza di perpetuarle evidentemente proprio non va giù che qualcuno possa agire diversamente. Vogliamo una Rai libera e per questo ci batteremo", preplica in una nota Gianluigi Paragone, capogruppo M5S in Commissione Vigilanza Rai.