Roma, 16 luglio 2019 - La flat tax tiene banco all'indomani dell'incontro al Viminale organizzato da Matteo Salvini e dalla Lega con le parti sociali. "Se si vuole fare ben venga, l'unica cosa che non ho visto ancora sono le coperture", dice oggi il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio a margine dell'inaugurazione del nuovo Hub di Poste Italiane a Bologna. "Il tema è quando arrivano le coperture su una proposta fondamentale come la flat tax che, se permettete, non è nostra ma sosteniamo perché nel contratto di governo, ma per una volta le coperture le deve trovare la Lega e non noi", aggiunge il leader del M5s che già ieri aveva sollevato dubbi, polemizzando peraltro per la presenza dell'"indagato" Armando Siri.
"L'unica cosa che non voglio è che si tolga da una parte per mettere dall'altra - rincara la dose -. Io non sono affezionato agli 80 euro, ma quelli non erano soldi di Renzi, quelli sono soldi degli italiani e se si dice ai cittadini 'ti tolgo 80 eurò per fare la flat tax o peggio 'ti aumento l'Iva' per fare la flat tax, per me questo è inaccettabile".
TRIA - E sul tema interviene anche il ministero dell'Economia, Giovanni Tria, per il quale "possibili vari disegni alternativi di flat tax o riduzione delle aliquote sono allo studio" del Tesoro "già dal luglio scorso". Al governo, spiega, "stiamo vedendo i meriti e demeriti tecnici e compatibilità con gli obiettivi di finanza pubblica nel complesso".